< PreviousI 7 pIlastrI delle costruzIonI sostenIbIlI La proposta di GBC Italia nasce dalla certezza di quanto sia possibile ottenere lavorando correttamente sulle costruzioni. Gli edifici, in Europa, sono responsabili del 36% di tutte le emissioni, del 40% dei consumi energetici, del 50% dell’estrazio- ne di materie prime e del 21% del consu- mo di acqua. Per cambiare rotta, il manifesto si concen- tra su 7 temi cardine: • decarbonizzazione: promuovere edifici a emissioni zero di CO 2, rilanciare la ri- qualificazione annua del 3% degli edifici pubblici, incentivare comunità energe- tiche, eco-quartieri urbani e mobilità green, sostenere casi di deep-renovation; • economia circolare: favorire l’utilizzo di componenti riciclati e provenienti dalla decostruzione selettiva di altri edifici, attivare una piattaforma nazionale dei materiali e sistemi di scambio di com- ponenti (BAMB – Building as Material Bank); • efficienza idrica: introdurre indicatori ad hoc, come nelle prestazioni energetiche, e incentivare tecnologie utili a tagliare i consumi di acqua potabile e scarichi reflui; • uso del suolo e biodiversità: tutelare gli habitat naturali, incentivare bonifica e rinaturalizzazione di aree dismesse, im- plementare norme sul consumo di suolo, vincolare l’invarianza idraulica e idrolo- gica nelle trasformazioni d’uso del suolo; • resilienza: integrare obiettivi di adat- tamento nelle politiche urbanistiche e adottare piani territoriali, scenari climati- ci di medio (10 anni) e lungo periodo (30 anni); • benessere e salubrità: integrare la am- bientale interna alle strategie nazionali di deep-renovation o nuova costruzione, introdurre indicatori di salubrità dell’edi- ficio, attivare un piano di riqualificazione degli istituti scolastici; • giustizia nella transizione: attivare un piano diffuso di riqualificazione delle re- sidenze di social housing per contrastare la povertà energetica. e come metterlI In pratIca per ottenere edIfIcI green Il manifesto suggerisce strumenti legisla- tivi, normativi e finanziari che puntino ad azzerare le emissioni di CO 2 degli edifi- ci entro il 2050. Obiettivo che GBC Italia definisce “impegnativo ma realizzabile”, a patto che si mettano in campo ulteriori azioni quali: • partnership tra istituzioni e filiera, con GBC Italia come interlocutore di riferi- mento; • gerarchizzazione di obiettivi e politiche basata su valutazioni tecniche multicri- terio; • campagne di formazione e informazione per una nuova cultura delle costruzioni sostenibili. Sul piano tecnologico, GBC Italia sostiene l’importanza di monitorare le prestazioni degli edifici attraverso piattaforme pubbli- che nazionali, attivare un Piano Edilizia 4.0 e promuovere l’adozione dei protocolli energetico-ambientali in coerenza con gli obiettivi europei e il framework Level(s). Il dopo coronavIrus? edIlIzIa sostenIbIle ed economIa cIrcolare Impossibile non calare il manifesto nell’attuale situazione di emergenza sani- taria. Infatti, nei prossimi mesi l’Italia sarà chiamata a compiere scelte decisive per il rilancio dell’economia e della coesione sociale. Il passaggio all’economia circolare e le costruzioni sostenibili possono dunque rappresentare la chiave per il rilancio del settore edile. “Con questo manifesto GBC Italia non vuole semplicemente stimolare il mon- P erc orso Im P Iant I Inte gra t I 20Perché puntare sulle costruzioni? II suo tessuto produttivo copre circa il 12,5% delle imprese italiane, occupando 1,4 milioni di addetti. Oltre i numeri, gli edifici sono i luo- ghi dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e nei quali investiamo note- voli somme di denaro. Rendere le costruzioni più sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici non significa solamente ridurre il 36% di emis- sioni inquinanti: edilizia green ed econo- mia circolare portano anche benessere. L’impatto ambientale, sociale ed economico della proposta avanzata da GBC Italia rende quindi strategico il ruolo dell’edilizia anche all’interno del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) e delle ulteriori politiche incentivanti. L’edilizia green porta benessere sociale 21 elet tr Ic oma gaz Ine I ma gg Io 2 0 21 do istituzionale – spiega Giuliano Dall’Ò, presidente di GBC Italia -, ma si mette a disposizione per collaborare affinché le politiche già messe in campo vengano rafforzate, nell’interesse di tutti gli attori coinvolti nella filiera delle costruzioni e delle infrastrutture, molti dei quali fanno già parte della nostra comunità”. L’augurio è che sia impegno di tutti pro- muoverlo e migliorarlo, perché quanto proposto venga fattivamente avviato, a beneficio dell’ambiente, dell’economia e dei cittadini.Il Piano per l’energia e il clima (PNIEC) definisce obiettivi, misure e strategie per portarci al raggiungimento degli obiettivi europei fissati al 2030. I settori su cui si dovranno concentrare i maggiori sforzi sono gli edifici e il trasporto PNIEC: l’Italia e il piano per l’energia e il clima P erc orso Im P Iant I Inte gra t I 22PNIEC: l’Italia e il piano per l’energia e il clima Lo conosciamo con l’acronimo PNIEC (Pia- no Nazionale Integrato Energia e Clima), è il piano per l’energia e il clima presentato in versione definita dall’Italia a Bruxelles a fine 2019 – in attuazione del Regolamen- to (UE) 2018/1999 – dopo un’elaborazione durata circa due anni. Pubblicato a genna- io 2020 dal Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2021 e costituirà il punto di riferimento italiano per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2030. Ne ha parlato Luca Benedetti (GSE) in occa- sione dell’incontro “FER al 2030 secondo il PNIEC e Portale Servizi GSE” organizzato a Milano da Elettricità Futura. Come è strutturato il Piano Per l’energia e il Clima Il PNIEC definisce obiettivi, traiettorie e mi- sure da adottare a livello nazionale, valu- tandone poi gli impatti. Si struttura secon- do 5 argomenti – previsti da Regolamento Governance e Unione dell’energia europei: 1 - decarbonizzazione, attraverso riduzio- ne di emissione di gas serra e sviluppo delle rinnovabili 2 - efficienza energetica 3 - sicurezza energetica 4 - mercato interno, ovvero intervenire su interconnettività elettrica, infrastruttura di trasmissione, integrazione del mer- cato, povertà energetica 5 - ricerca, innovazione, competitività. Partendo da queste tematiche basilari, gli obiettivi vincolanti previsti dall’Europa, così come quelli presenti nel piano italia- no, si dipanano su diversi settori: - le FER (fonti energetiche rinnovabili) - i trasporti - il settore termico - l’efficienza energetica - le emissioni di gas serra. Per ognuno sono stati stabiliti target e mo- dalità di intervento. Queste, sostenute da precise politiche strategiche, sono struttu- rate in maniera integrata e coordinata. obiettivi da raggiungere: quali e Come Vi sono ovviamente delle differenze tra obiettivi europei e nazionali. Ogni paese membro deve infatti dimensionare gli inter- venti in base alla propria situazione inter- 23 elet tr Ic oma gaz Ine I ma gg Io 2 0P erc orso Im P Iant I Inte gra t I 24 (fonte GSE – evento Elettricità Futura) -9,5 Mtep 35% 13% 25% 27% residenziale terziario Industria trasporti I risparmi finali di energia derivanti da politiche attive previsti dal PNIEC % su tutti i consumi consumi finali di energia riduzione gHg rispetto al 2005 nei settori non ets foNtI rINNovabIlI EffICIENza ENErgEtICa EMIssIoNI gas sErra Co 2 18,3% 30% 2017target 2030 115 Mtep 104 Mtep 2017target 2030 2017target 2030 -20% -33% I principali obiettivi del PNIEC su rinnovabili, efficienza energetica ed emissioni di gas serraÈ su edifici e trasporti che si devono concentrare i maggiori sforzi per raggiungere gli obiettivi europei su energia e clima na, partendo però da obiettivi UE vincolanti. Nello specifico questi prevedono il raggiun- gimento obbligatorio delle seguenti quote: • 32% di rinnovabili nei consumi finali di energia – target italiano declinato al 30% • riduzione del 32,5% dei consumi di ener- gia primati attraverso l’efficientamento energetico – target italiano posto a -43% • riduzione dell’emissione di gas a effet- to serra del 43% nei settori industriali energivori ETS (Emission Trading Scheme) e del 30% nei settori non ETS – target ita- liano posto a -33% per questi ultimi. lavorare su edifiCi e trasPorti Il nostro paese dovrà intervenire in manie- ra consistente soprattutto sui settori edifici e dei trasporti. È qui, spiega Benedetti, che si devono concentrare i maggiori sforzi per raggiungere gli obiettivi posti dall’Europa. Su un totale di risparmi finali di energia pari a 9,5 Mtep, derivanti da politiche atti- ve, il 35% riguarderà azioni messe in prati- ca nel residenziale e il 27% nei trasporti. Gli interventi dovranno essere su più fronti e sinergici. Nel settore dei traspor- ti, per esempio, c’è ancora molto da fare per sviluppare il ricorso a fonti di energia rinnovabile. È stato stimato nel PNIEC che del target totale di incremento delle FER al 2030 (+30% pari a 11,4 Mtep), ben il 22% interesserà la mobilità. Mentre il ricorso a FER per riscaldamento e raffrescamento degli edifici dovrà essere pari a un aumen- to di 1,3% all’anno, in linea con quanto previsto anche dall’Europa. Gli obiettivi di efficientamento energeti- co – 104 MTep nei consumi finali al 2030 – richiederanno invece una riduzione dei consumi energetici pari allo 0,8% annuo. obiettivi euroPei: Cosa dobbiamo asPettarCi Definiti i target da raggiungere sarà tutto deciso? Niente affatto, perché è prevista anche una rivalutazione in corso d’opera. Sebbene il traguardo è posto, come si è detto, al 2030, nel 2023 è programmato un riesame di tutti i piani nazionali. A modificare le carte in gioco potranno essere quindi, da un lato, questa revisione del piano, dall’altro eventuali novità conte- nute nella Climate Law che sarà varata dalla Commissione europea. La normativa acco- glierà l’obiettivo fissato dal Green Deal eu- ropeo per arrivare a conseguire la neutralità climatica entro il 2050, con l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra. 25 elet tr Ic oma gaz Ine I ma gg Io 2 0 25edifici sos tenibili RIG EN ER A ZI O N E D EL GA S REFRIGER AN TE PRO DU ZI O N E D I M AC CH INE CON GA S RIG EN ER AT O * IN STA LL A ZI O N E D I IM PIA NTI CON GA S RIG EN ER AT O * pag 2.pdf 1 23/04/20 12:1026 Consapevole delle proprie responsabilità come produttore di apparecchiature e di refrigerante e in linea con l’ultimo rego- lamento Europeo degli F-gas del 16 apri- le 2014, Daikin si è posto come obiettivo quello di diventare carbon neutral entro il 2050, un risultato che avrebbe impatti positivi su ambiente ed effetto serra. Ridurre l’impatto ambientale, investire nel- la ricerca di soluzioni sempre più efficienti e sostenibili sono da sempre alcune delle priorità di Daikin. Oggi con l’iniziativa di Allocazione di Refrigerante Rigenerato Cer- tificato vuole dare un ulteriore contributo allo sviluppo di un’economia circolare, il cui obiettivo è adottare le misure neces- sarie per ridurre scarti e inquinamento e mantenere prodotti e materiali già in uso. AttuAzione dellA visione AmbientAle di dAikin L’introduzione del refrigerante rigenerato certificato è la prima dimostrazione prati- ca dell’impegno di Daikin a supporto dello L’economia circolare è un nuovo modello economico basato sull’abbattimento degli sprechi e sul recupero dei materiali Il futuro è circolare D a I k I nelet tric oma gazine i ma ggio 2 0 27 Daikin in collaborazione con Remedia, consorzio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti tecnologici, propone un progetto Eco- nomia Circolare che ha lo scopo di recupe- rare i gas refrigeranti contenuti all’interno dei climatizzatori residenziali e rigenerarli. L’economia circolare, che rappresenta il nuovo modello economico basato sull’ab- battimento degli sprechi e sul recupero dei materiali, è il motore dell’intero progetto. La sfida di Daikin e Remedia (che parte da un progetto pilota della durata di 9 mesi con la certezza che esso rappresenti solo il primo step di un programma più ampio e lungimirante) è iniziata in Lombardia ed Emilia-Romagna, con l’obiettivo di coinvol- gere tutti gli operatori del settore sul terri- torio nazionale, per sensibilizzarli ad una corretta gestione dei RAEE e degli F-Gas. Si è stimato che, con il progetto pilota, il 25% dei climatizzatori che saranno raccolti conterranno il gas R410A. Un kg di questo refrigerante, se disperso, ha un impatto sull’atmosfera pari a quello di un’auto- mobile di piccola cilindrata che percorre 18.477 km (circa 12 volte un viaggio Mila- Rigenera e recupera no-Palermo): solo in questa fase iniziale del progetto si potrà generare un risparmio di emissioni di CO 2 pari a circa 132 tonnellate. Installatore Green qualificato Remedia Nel progetto Economia Circolare, Daikin può contare sugli installatori che hanno aderito e certificati Installatori Green qualificati Re- media. Questi installatori possono contare su un’accurata formazione che garantisce loro di acquisire le competenze necessarie per rispettare le leggi vigenti e applicare le moderne procedure per recuperare e riuti- lizzare il gas refrigerante dai climatizzatori che hanno terminato il ciclo di vita. Per il cliente finale affidarsi alla profes- sionalità di un Installatore Green è una scelta consapevole ed ecologica, perché permette di partecipare a un progetto di ampio respiro: prendersi cura del pianeta e dell’ambiente circostante, soprattutto per le generazioni future. sviluppo di un’economia circolare, il cui obiettivo è adottare le misure necessarie per ridurre scarti e inquinamento e mante- nere prodotti e materiali già in uso. Daikin si impegna a ridurre l’impatto am- bientale dei materiali durante tutto il ciclo di vita dei prodotti: dall’approvvigionamento alla produzione, dal recupero al riciclo, fino alla rigenerazione del refrigerante in uso. CosA signifiCA AlloCAzione di RefRige- RAnte RigeneRAto CeRtifiCAto? Esclusiva di Daikin, la denominazione Allocazione di Refrigerante Rigenerato Certificato è una garanzia per il cliente per quanto riguarda la qualità e la quantità del refrigerante rigenerato. Certificato da un laboratorio esterno, il refrigerante rige- nerato utilizzato da Daikin è della stessa qualità del refrigerante vergine e risponde agli standard AHRI700. Un processo di audit indipendente garantisce che il gas rigene- rato sia amministrativamente allocato al 100% alla carica di fabbrica di due gamme prodotte nello stabilimento di Ostenda: uni- tà VRV IV+ a recupero di calore e Mini VRV IV serie S a doppio ventilatore. Ciò significa che queste due gamme, grazie al recupero e alla rigenerazione del refrigerante all’in- terno dell’Unione Europea, supportano il regolamento F-Gas. Inoltre, scegliere queste soluzioni permette di evitare l’introduzione sul mercato di gas vergine per oltre 300.000 tonnellate di CO 2 equivalente l’anno.La connettività per il controllo intelligen- te dei sistemi HVAC-R è tra le esigenze più richieste: Daikin Italy – ha implementato Daikin Cloud Service con funzioni intelli- genti per renderlo ancora più intuitivo ed efficace, migliorando l’interfaccia grafica. - rare e controllare da remoto i sistemi di climatizzazione installati in edifici diversi (senza la necessità di un software loca- le aggiuntivo): un grande vantaggio per i proprietari di immobili e gli installatori che possono accadervi con qualsiasi dispositivo con connessione internet. L’introduzione di nuove funzionalità permette di migliorare l’efficacia della gestione e di tenere sotto controllo i consumi energetici, riducen- do così i costi sul lungo periodo. Offrendo diversi pacchetti, Daikin Cloud Service è in grado di soddisfare molteplici esigenze dei clienti poiché permette di essere modulato in base alle svariate necessità commerciali. ContRollo Remoto e visuAlizzAzione dell’eneRgiA Daikin Cloud Service consente di visualiz- zare il consumo di energia e i dati degli impianti che vengono monitorati in tempo reale. La funzione “panoramica centraliz- zata” consente ai responsabili tecnici di monitorare e controllare più siti per man- tenere gli impianti funzionanti e operativi alla massima efficienza. Inoltre, consente di rilevare i guasti e fornire la diagnosi dei pro- 28 D a Ik In Sistema smart per la gestione della climatizzazione commerciale Local Controlaggiuntivi o interruzioni di servizio per riparazioni di emergenza. ConsulenzA su misuRA Per consentire di sfruttare al meglio gli im- pianti in termini di efficienza e di controllo gestionale, il pacchetto Cloud prevede la to- tale ottimizzazione dei sistemi Daikin Cloud Service installati dai tecnici Daikin. Al cliente viene fornita una relazione di analisi che suggerisce dove e come agire per massimiz- zare l’efficienza energetica e il comfort. monitoRAggio dA Remoto Daikin Cloud Service può essere collegato all’Intelligent Tablet Controller, un siste- ma touch screen intuitivo per applicazioni medio-piccole; a breve sarà collegabile anche all’Intelligent Touch Manager, il mini BMS di Daikin per applicazioni medio-gran- di, rendendolo così compatibile con i due sistemi di controllo Daikin più diffusi nella climatizzazione commerciale. blemi segnalati, oltre che fornire assistenza di primo livello tramite l’accesso da remoto. Queste azioni possono essere eseguite prima di recarsi sul posto, fornendo così una solu- zione più rapida a problemi e allarmi, a costi inferiori. Daikin Cloud Service consente di confrontare facilmente i parametri di riferi- mento tra i vari siti per individuare i punti con il maggior consumo di energia e identi- ficare eventuali sprechi. Fornisce, inoltre, la definizione di obiettivi energetici per ridurre il consumo e le emissioni di CO 2. mAnutenzione pRedittivA e diAgnostiCA La funzione di manutenzione predittiva utilizza algoritmi avanzati per controllare e confrontare i dati in modo da fornire una predizione anticipata di eventuali guasti. L’avviso preventivo di anomalie consente azioni proattive per massimizzare i tempi di servizio dell’impianto e garantire una condizione di comfort continuo ai clienti e al personale, senza dover sostenere costi 29 multinazionale giapponese specializzata nei sistemi di climatizzazione e riscaldamento per applicazioni residenziali, commerciali, alberghieri e industriali, oltre che per l’intera catena del freddo nell’ambito della refrigerazione. Nel 2002 nasce Daikin Air Conditioning Italy S.p.A, con tre sedi operative sul territorio nazionale. Daikin Italy ha una struttura di vendita e assistenza ampiamente consolidata e uno dei suoi punti di forza è la vicinanza al territorio, grazie alle sue tre sedi operative.Next >