< Previous10 P ERC ORSO SMAR T BUILDING – SMAR T CIT Y ria globale. Uno squilibrio che senza decisi interventi di correzione è destinato persino a peggiorare, tenendo conto che se adesso il 54% della popolazione mondiale è con- centrata nelle città, questa percentuale è destinata a crescere fino al 68% nel 2050. Non c’è bisogno di altro per capire quan- to sia fondamentale la mutazione urbana che, appunto, viene richiamata dal concet- to di Smart City. Una definizione, peraltro, che sta prepotentemente entrando nel linguaggio comune, anche se non sempre utilizzata a proposito. Si abusa, per capirci, del termine smart quando lo si attribuisce ad un centro abitato soltanto perché si è dotato di una qualche iniziativa a conte- nuto tecnologico, ad esempio l’installazio- ne di una colonnina sperimentale per la ricarica elettrica dei veicoli piuttosto che l’introduzione dei ser- vizi di infomobilità alle fermate dei mezzi pubblici. Per rendere smart una città serve ben altro, ovvero, come indicato da un recente report di Cassa Depositi e Prestiti, “una visione strategica, pianificata, organica e connessa alla capacità di leggere le potenzialità dei territori, da parte di un organo in grado di ripensare la città con una visione di lungo periodo e un approccio integrato”. Una descrizione necessariamente genera- le, se non generica, perché la materia del Esempi nel mondo Dubai è impegnata nell’attuazione del programma per digitalizzare tutti i servizi governativi: comprende cento progetti che riguardano comunicazioni, trasporti, energia, servizi finanziari e pianificazione urbana Amsterdam ambisce invece a diventare la capitale dell’economia circolare. Uno dei pilastri è la mobilità a emissioni zero entro il 2030 Londra consente l’accesso alla rete 5G in tutta la città grazie a un’infrastruttura per garantire la massima copertura in fibra ottica (progetto Connected London) Vienna ha sviluppato un sistema di semafori intelligenti che riconosce le persone ed è in grado di capire se stanno per attraversare la strada. Questo sistema consente di migliorare la mobilità urbana e renderla più sicura Singapore ha all’attivo numerosi progetti nel settore della digital health e sta testando le automobili a guida autonoma, che dovrebbero poter circolare a partire dal 202511 ELET TRIC OMA GAZINE I MA GGIO 21 cambiamento, quando si parla dei centri abitati, è straordinariamente complessa. Basti pensare che il report appena citato elenca ben 23 definizioni differenti (!) di Smart City, ciascuna delle quali con il suo perché... MA COME DEVE ESSERE UNA SMART CITY? Particolarmente interessante, nel contesto descrittivo della Smart City, è l’indicazione di due processi evolutivi, quello dei servizi pubblici e dell’attività privata, che interagi- scono fra loro in modo sempre più rapido ed efficace grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’ef- ficienza energetica. In questo contesto, dall’analisi delle differenti definizioni di Smart City emerge la presenza di caratteri- stiche ricorrenti che l’Unione europea col- loca in sei grandi settori: Smart Economy, Smart Mobility, Smart People, Smart Gover- nance, Smart Living e Smart Environment. Per Smart Economy si intendono tutte le azioni volte a trasformare e rafforzare le attività economiche in un centro abita- to. Azioni che si basano sull’innovazione tecnologica e la piena collaborazione fra pubblico e privato in modo da garantire la crescita dell’economia nella direzione della sostenibilità e della maggiore competitività. Dal punto di vista delle istituzioni urbane, uno “sviluppo economico smart” rappresen- ta uno strumento importante per supportare la nascita e la crescita delle imprese, non- ché la creazione di nuovi posti di lavoro. La Smart Mobility si concentra sull’aumen- to dell’efficienza e della qualità del tra- sporto urbano. Un risultato da ottenere con l’adozione di nuove soluzioni di mobilità e il miglioramento di quelle esistenti, non- ché con investimenti mirati nelle infra- strutture. In particolare, è prevista la combinazione di più modalità di trasporto pubblico e pri- vato, con l’adozione di forme alternative ed innovative di trasporto quali veicoli elet- trici, veicoli a idrogeno, veicoli autonomi, bike sharing, car pooling/car sharing, in grado di limitare il traffico privato e ridurre l’inquinamento. Smart People mira a trasformare il modo in cui i cittadini interagiscono - attraverso l’informazione o la fornitura di servizi - con il settore pubblico e privato, questo per- ché uno dei fondamenti della Smart City è l’inclusione con il conseguente maggior apporto di capitale umano e sociale. Un al- tro aspetto è sfruttare la digitalizzazione per migliorare l’istruzione dei cittadini, a sua volta un processo fondamentale per facili- tare le scelte di carriera, le opportunità sul mercato del lavoro, la formazione professio- nale e l’apprendimento permanente. Il concetto di Smart Governance riguarda l’amministrazione pubblica chiamata a rafforzare le connessioni e le interazioni con i suoi interlocutori nel contesto urba- no, che poi sono i cittadini, le imprese e le altre organizzazioni della società civile. Un governo “intelligente” che deve essere capace di utilizzare nuove metodologie e tecnologie nel rapportarsi con i soggetti presenti sul territorio. L’obiettivo dello Smart Living è quello di aumentare la qualità della vita di residenti e visitatori seguendo un approccio stra- tegico inclusivo - in tutte le fasce di età e Un nuovo modo di vedere la città improntata sul benessere dei cittadini e l’efficienza energetica12 P ERC ORSO SMAR T BUILDING – SMAR T CIT Y demografia. In particolare, Smart Living si concentra sul miglioramento dell’in- clusione sociale e digitale (ad esempio, l’uso di servizi elettronici, connettività e piattaforme sociali), sul miglioramento dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza agli anziani (ad esempio eHealth, Ambient Assisted Living), sulla sicurezza, le condi- zioni abitative e gli edifici intelligenti. Un ulteriore settore portante che caratte- rizza la Smart City è lo Smart Environment, definizione con cui si intendono le moda- lità adottate da un governo municipale per gestire l’ambiente, naturale e costruito, al fine di migliorare la vivibilità di cittadini e visitatori. Un ambito d’azione enorme, che comprende la riduzione della produzio- ne di rifiuti, il monitoraggio e la gestione dell’inquinamento, la riduzione delle emis- sioni, la gestione dell’acqua, il raggiungi- mento dell’efficienza energetica e l’accele- razione della transizione energetica locale. Il tutto adottando modelli di smart-grid, per ottimizzare la distribuzione di energia elettrica, e smart-metering, per la gestione e conoscenza dei consumi. LE TECNOLOGIE ABILITANTI Descritti i macro settori che caratterizzano le Smart City, è abbastanza intuitivo indivi- duare le tecnologie che maggiormente ne consentono lo sviluppo. In primis le reti in banda larga, con fibra ottica e 5G, che per- mettono di gestire gli enormi flussi digitali che caratterizzano le città intelligenti. Flussi digitali ulteriormente alimentati dall’IoT (acronimo di la capacità degli oggetti di essere riconosci- bili digitalmente ed acquisire intelligenza grazie alla possibilità di comunicare dati su sé stessi e accedere ad informazioni aggre- gate. Oggetti che di fatto sono innumerevoli: macchine industriali e commerciali, im- pianti, materiali, sistemi, ma anche medici- ne, capi di abbigliamento... Infine, qualche numero relativo all’evo- luzione prevista delle Smart City: se nel 2019 il mercato tecnologico globale ad esse legato era di poco inferiore ai 100 miliardi di dollari, in appena un decennio (nel 2028) le sue dimensioni sono destinate a tripli- carsi raggiungendo un ammontare di 265,4 miliardi di dollari grazie ad un tasso an- nuale di crescita vertiginoso, pari all’11,8%. Nell’intero lasso temporale preso in consi- derazione, 2019-2028, il fatturato globale è invece stimato in 1.700 miliardi di dollari. Un altro elemento fondamentale è la diffu- sione omogenea delle Smart City a livello planetario, facilitato anche dalla replicabi- lità delle soluzioni, ovvero la possibilità di applicare le “ricette” di successo adottate per una città in ulteriori contesti urbani ottenendo risultati analoghi. Attualmente il mercato asiatico recita un ruolo predo- minante soprattutto in virtù dei colossali investimenti nelle infrastrutture urbane che sta effettuando la Cina, ma Nord America ed Europa non sono distanti mentre il concetto di Smart City prende sempre più piede an- che nel Sudamerica e nel Medio Oriente. Smart city: città intelligenti, sostenibili e a misura d’uomo Il comune più digitale è Firenze, che spodesta Milano, la regina degli ultimi anni, in terza posizione dietro Bologna. Grande balzo avanti di Roma, che si piazza al quarto posto. Seguono Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Venezia. Italia: classifica ICity Rank 202013 ELET TRIC OMA GAZINE I MA GGIO 21 D-Link propone una gamma sempre più completa di soluzioni industriali che com- prendono switch, router, media converter e transceivers. Presentando protezioni ambientali di alto livello, facilità d’imple- mentazione e strutture robuste, sono adatti all’installazione in aree produttive comples- se, supportando la crescente domanda di innovazione. Queste soluzioni diventano, quindi, af- fidabili in varie applicazioni sul campo, D -LINK Soluzioni di networking robuste e facili da implementare14 P ERC ORSO SMAR T BUILDING – SMAR T CIT Y di ripristino quasi istantaneo inferiore ai 20 millisecondi in configurazioni ad anello, per operazioni critiche; protezioni PROFINET più rapide disponibili in base alle esigenze del progetto, elevati livelli di protezione e funzionalità di sicurezza avanzate. come l’automazione indutriale, i sistemi di trasporto intelligenti, gli Smart Building e le Smart City. Le soluzioni industriali D-Link si distinguo- no per tre elementi fondamentali: • Resistenza - Progettati appositamente per resistere a condizioni climatiche estreme, con temperature tra i -40°C e i +75°C, e a difficili condizioni in termini di polvere, vibrazioni, corrosione, interferenze elet- tromagnetiche e agli impatti, prevedono una scocca esterna certificata IP30. • Convenienza - Grazie alle loro dimensio- ni compatte e all’opzione PoE sono adatti ad essere installati in aree complesse. Possono essere facilmente installati su barra DIN, a muro, nelle cabine lato strada o sui veicoli, rispondendo alla crescen- te domanda d’innovazione di aziende, pubblica amministrazione e operatori dei trasporti. • Affidabilità - Funzionalità di rete ad elevata disponibilità, per massimiz- zare i tempi di lavoro e garantire che le reti di automazione siano sempre attive; ridondanza, rapido failover e funzionalità D -LINK15 ELET TRIC OMA GAZINE I MA GGIO 21 AFFIDABILI IN AMBIENTI DIFFICILI Le soluzioni industriali D-Link sono carat- terizzate da un’ampia gamma di switch Gigabit Unmanaged e Smart Managed, fino ad arrivare a soluzioni Layer 2+, con un’e- levata varietà di configurazioni di porte, che spaziano dalle 5 o 8 porte 10/100Ba- seT(X) del modello DIS-100E, alle 24 por- te 100/1000BaseSFP e 4 slot 10G SFP+ del modello DIS-700G. Nello specifico, la serie DIS-200G sup- porta la VLAN di Auto-Sorveglianza (ASV), che rileva automaticamente i dispositivi di sorveglianza e li inserisce in una VLAN dedicata, aumentando la sicurezza dei dati e dando a questo traffico una priorità più elevata. Oltre agli switch, sono disponibili anche diversi modelli di Router 4G/LTE machi- ne-to-machine facilmente gestibili tramite la piattaforma di cloud computing D-ECS. D-ECS è un software EaaS avanzato (Edge as a Service) progettato per aiutare le aziende a gestire centralmente i dispositivi M2M, consentendo agli amministratori di rete di implementare, configurare e monitorare facilmente più reti distribuite e intervenire rapidamente in caso di problemi. Per l’esecuzione e l’implementazione di tutte le soluzioni, D-Link garantisce il sup- porto sia commerciale che tecnico da parte di un team locale di esperti, che accompa- gna le aziende in ogni fase dello sviluppo progetto, dalla pre-vendita a tutta la fase di post-vendita con una garanzia di prodotto di 5 anni e il servizio di assistenza Next Business Day che assicura la sostituzione del prodotto in modo rapido ed efficiente in caso di guasto. Inoltre, tutte le soluzioni industriali D-Link possiedono la certificazione IEC 62443-4-1, rilasciata da TÜV Nord, che garantisce la sicurezza e la qualità dei processi di svi- luppo prodotto, dalla progettazione iniziale fino alla fase di test e all’implementazione finale. Questa certificazione definisce i requisiti di lavorazione per lo sviluppo sicuro dei pro- dotti utilizzati nelle Samrt City, nell’automa- zione industriale e nei sistemi di controllo, compresi l’ambiente di sviluppo, la supply chain e la logistica delle spedizioni. sviluppa e produce soluzioni avanzate, scalabili adatte a tutte le esigenze per Reti LAN, Switching, Wireless, Videosorveglianza, Storage e Smart Home, sia per il mercato professionale che per il mercato domestico. Come leader globale nelle tecnologie Wireless e di connettività, l’azienda è impegnata a migliorare le infrastrutture di rete, consentendo alle imprese di lavorare in modo più efficiente. D-Link è anche specializzata in Smart Home, per monitorare, automatizzare e controllare ogni ambiente domestico, anche da remoto tramite smartphone e tablet.P ERC ORSO SMAR T BUILDING – SMAR T CIT Y 16 Una nuova energia per un nuovo mondo Paolo Galvani Il mercato energetico sta mutando rapidamente, sia a livello mondiale sia in Italia, con la crescita delle fonti rinnovabili, la decentralizzazione della produzione, l’imporsi dell’IoT, il diffondersi delle smart grid e con la nascita delle “energy community”. Ecco cosa sta accadendoELET TRIC OMA GAZINE I MA GGIO 21 17 l’impiego di sempre più efficaci batterie. Que- sto sta portando a un aumento della produ- zione energetica a livello locale invece che centralizzato, all’elettrificazione dei mezzi di trasporto privati e alla creazione delle cosid- dette “energy community”, capaci di massi- mizzare i vantaggi dei trend emergenti. RINNOVABILI AL 29 PER CENTO Il ricorso alle energie rinnovabili non è certo una novità, ma è solo nel corso del 2020 che per la prima volta queste hanno superato quelle generate da carburanti fossili, almeno in Europa. Lo certifica la di Ember e Agora Energiewende, evidenziando anche come la forbice tra carbone e solare/eolico, che si era chiusa alla fine del 2018, si stia ora allargan- do in favore dei metodi più green. A livello mondiale, nel 2020 il 29 per cento dell’ener- gia prodotta è stata ottenuta da fonti rinnova- bili, con una crescita particolarmente elevata del binomio solare/eolico (che ha raggiunto una quota del 9,4%), avvenuta a spese soprat- Datemi una leva e solleverò il mondo, datemi energia e ne costruirò uno nuovo. Si potreb- be parafrasare così la sua importanza, ma in realtà – soprattutto da quando l’informatica è entrata nelle nostre vite – è sotto gli occhi di tutti che senza energia elettrica il nostro stile di vita sarebbe impossibile: cellulari, computer, tv e qualsiasi sistema considerato “smart” perdono ogni utilità nel momento in cui rimangono spenti. E se una volta bastava organizzarsi a lume di candela per continua- re a “far girare il mondo”, oggi non riusciamo quasi a immaginare una vita senza elettricità. Da un lato questo ha comportato quasi il raddoppio dei consumi energetici mondiali, soprattutto nei paesi asiatici, dal 1973 al 2018 dall’altro ha dato il via a una rivoluzione che si basa su diversi pilastri: il ricorso alle ener- gie rinnovabili (principalmente fotovoltaico ed eolico), la trasformazione nella gestione delle risorse disponibili grazie al massiccio utilizzo dell’Information Technology e la maggiore capacità di accumulo attraverso 18 P ERC ORSO SMAR T BUILDING – SMAR T CIT Y FIGURA 1 - Renewables overtake fossil fuels Mercato IoT, ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano Per la prima volta, le energie rinnovabili hanno superato i combustibili fossili come principale fonte di elettricità dell’UE. Le rinnovabili hanno generato il 38% dell’elettricità europea nel 2020, le fossili il 37%19 ELET TRIC OMA GAZINE I MA GGIO 21 tutto del carbone, la cui percentuale è scesa in cinque anni dal 37,8 al 33,8%. Un’altra tendenza che ha investito ormai da qualche anno il settore energetico è quel- lo dell’Internet of Things (IoT), che rende possibile una gestione “smart” dell’energia. I sensori, installati soprattutto nei contatori, hanno dato vita allo “smart metering”, che insieme allo “smart asset management” costituisce in Italia il segmento più grande del mercato IoT. Lo evidenzia l’ultima ricer- ca 1,5 miliardi di euro (-13% rispetto al 2019, a causa della pandemia), pari al 25% di un mercato che ha toccato nel 2020 i 6 miliardi di euro (-3% rispetto al 2019). Viste le crescite registrate nei due anni precedenti (+24% nel 2019, +35% nel 2018) si parla comunque di un mercato molto vivace. CRESCE LA PRODUZIONE IN LOCO La graduale riduzione delle fonti fossili a favore delle rinnovabili sta però spingendo la produzione locale. Abituati da sempre a grandi centrali da cui partiva la distribuzio- ne di energia, attraverso altrettanto grandi infrastrutture, oggi assistiamo al crescere di una produzione decentralizzata, più vicina ai luoghi di consumo. La società di ricerche di mercato Global Industry Analysts, Inc, nel suo report (aprile 2021), prevede che a livello mondiale questo merca- to raggiungerà i 183,2 miliardi di dollari entro il 2025. I sistemi di generazione distribuita stanno rapidamente crescendo nei setto- ri residenziale, commerciale e industriale sotto forma di pannelli solari, piccole turbine eoliche, celle a combustibile alimentate a gas naturale, generatori di emergenza, sistemi di incenerimento di rifiuti solidi urbani, combu- stione di biomasse e così via. Questa tendenza porta con sé la necessità di immagazzinare l’energia generata, dato che non sempre il momento della sua produ- zione può coincidere con il consumo, o di cederla a chi ne ha bisogno in quel momen- to. E qui entrano in gioco due aspetti fonda- mentali di quella che sarà l’infrastruttura del futuro per la gestione energetica: le batterie e le energy community. Sul primo fronte, negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante, tanto che le batterie sono diventate oggetto di sviluppo da parte di aziende come Tesla o di Engie Storage non solo per le vetture elettri- che, ma anche come sistema di immagazzi- namento casalingo dell’energia. E quando si prendono in considerazione le potenzialità degli accumulatori montati sui veicoli, che per gran parte della giornata rimangono fermi nei box o nei parcheggi, le cose si fanno ancora più interessanti. Ma questa è materia complessa e ne parliamo più nello specifico nel pezzo dedicato alle Smart Grid. ENERGIA IN COMUNITÀ Il tema si collega però con quello delle energy community, dove produzione e consumo di energia si fondono in un gruppo di indivi- dui o entità che mettono a disposizione la produzione in eccesso o che la utilizzano per coprire il proprio fabbisogno se il siste- ma di generazione in loco non riesce a far fronte alle richieste. L’utilizzo di tecnologie di blockchain può favorire l’interscambio di energia senza la necessità di un interme- diario, regolando gli aspetti economici della compravendita. Le comunità energetiche sono sempre più viste dagli enti regolatori come parte della transizione verso l’energia pulita. Le stime della Commissione Europea, che però non vengono aggiornate dal 2016, suggeriscono che entro il 2030 nell’UE queste entità po- trebbero possedere circa il 17% della capacità eolica installata e il 21% di quella solare. Nel 2019, l’EU Clean Energy Package per la prima volta ha istituito un quadro giuridico per le comunità energetiche dei cittadini. Attraver- so Horizon 2020, l’UE ha finanziato iniziati- ve, Il futuro del settore energetico, che per lunghi decenni ha vissuto su ormai antiche convenzioni, promette quindi di portare a una vera e propria rivoluzione, in cui la pa- rola “smart” sarà il faro guida di ogni proces- so di innovazione.Next >