< Previoussono temi ben noti a tutti da anni, anche nell’ambito delle costruzioni edili. Il setto- re, però, ha ancora un grande potenziale di miglioramento, parte del quale può essere conseguito attraverso la digitalizzazione degli Edifici. Come? Sempre con la promo- zione dell’utilizzo di tecnologie digitali, interconnesse ed interoperabili (ad esem- pio utilizzando un regime di IVA agevolato) nel patrimonio immobiliare esi- stente così come nelle nuove costruzioni. E favorendo l’infrastrutturazione digitale degli edifici per la mobilità sostenibile. 4. Rendiamo più sicuro il Patrimonio Immobiliare C’è la necessità di implementare una riqualificazione intelligente del patrimo- nio immobiliare dal punto di vista della sicurezza strutturale e sociale. Garantire la sicurezza del cittadino e, di conseguen- za, del territorio e degli edifici in cui vive, opera, studia, si cura: questo è l’obiettivo primario della progettazione e realizzazio- ne edilizia. Pur essendo un valore fonda- mentale, la sicurezza è però al centro di un dibattito ormai amplificato dagli eventi sismici, che non ha trovato ancora solu- zione. Risultato? Va promosso l’utilizzo di tecnologie digitali (finalizzate al mo- nitoraggio e poi alla simulazione) nell’a- nalisi e prevenzione del rischio (sismico, idrogeologico, di sicurezza, ecc.) e nella conservazione del costruito attraverso la manutenzione predittiva anche in chiave di sicurezza, attraverso una normativa che richieda il monitoraggio continuo delle prestazioni. Va inoltre garantita la qualità e la certezza esecutiva in cantiere, testando le prestazioni in uso e monitorando l’ese- cuzione dei lavori. 5. Riduciamo i costi della Pubblica Amministrazione Ammodernare e rendere sostenibili gli edi- fici pubblici con progetti innovativi, sulla base di modelli costruttivi e gestionali digi- tali per abbattere i costi delle inefficienze è fondamentale. Federcostruzioni si aspetta che la P.A. diventi capofila di un percorso di progressivo efficientamento energetico e progressiva digitalizzazione dei propri edifici. Il piano annuale di rinnovo della P.A., oggi orientato al solo miglioramento energetico, andrebbe affrontato avvalendo- si delle opportunità che la modellizzazione digitale del costruito rende oggi disponibi- le. La sostenibilità nella P.A. va perseguita adottando una prospettiva più moderna, di lungo periodo, appunto basata sulla digita- lizzazione. 6. Tuteliamo e valorizziamo gli edifici storici È necessario realizzare una mappatura digitale del patrimonio culturale per una migliore gestione e fruizione per il pubbli- co. Digitalizzazione e patrimonio culturale sembrano mondi quanto mai distanti e di difficile dialogo, il cui unico punto di incontro si può pensare avvenga nella realizzazione di un sistema di audioguida intelligente. Eppure si può fare molto di più in termini di Prevenzione, Conserva- zione e Valorizzazione. In valori assoluti si contano più di 2,1 milioni di edifici storici nel nostro Paese, un bene pubblico ine- stimabile che spesso non è riconosciuto e adeguatamente custodito e valorizzato. Per tali contesti, Federcostruzioni propone che sia reso obbligatorio l’utilizzo di sistemi in grado di monitorare e ottimizzare la ma- nutenzione e la conservazione, anche al fine di compensare un insufficiente rispet- to delle norme in tali ambiti e la non sem- pre puntuale azione di controllo da parte delle Amministrazioni. Federcostruzioni 10 edifici sos tenibilipropone che venga istituita un’Agenzia unica per la digitalizzazione degli edifici storici italiani (mappatura digitale), verso cui centralizzare la raccolta dei dati sul campo, al fine di individuare interventi ed ottimizzare la ricerca e l’utilizzo di risorse, pubbliche e private. 7. Riduciamo i costi di gestione degli Edifici Federcostruzioni sollecita un controllo diffuso delle performance degli edifici attraverso infrastrutture digitali e figu- re competenti. Digitalizzare un edificio significa acquisire un modello informativo completo, reale e continuativo dello stesso, che porta a vantaggi economici e gestiona- li. Andrebbe previsto l’obbligo, per i nuovi edifici, di un sistema di gestione delle prestazioni delle componenti dell’edifico, al fine di favorirne una corretta gestione, manutenzione e sostituzione in caso sia superata una soglia di inefficienza. 8. Diffondiamo l’uso del BIM (Building Information Modeling) Bisogna creare i presupposti per una reale attuazione del decreto BIM negli Appalti Pubblici e la diffusione nei lavori privati della digitalizzazione. Il BIM è lo strumen- to che più caratterizza la trasformazione in atto nel mondo delle costruzioni, che può certamente promuovere uno sviluppo gra- duale della prassi attuale verso livelli più avanzati di digitalizzazione degli Edifici, essendo esso stesso un elemento di inte- grazione di tutti gli attori della filiera delle costruzioni, dai progettisti, ai costruttori, ma anche ai fornitori di prodotti e com- ponenti. In sostanza, andrebbe prevista la certificazione delle figure professionali in ambito BIM, per garantire al settore dell’e- dilizia la professionalità richiesta per la digitalizzazione del costruito. 9. Promuoviamo una cultura del Riuso e del Costruire Sostenibile Federcostruzioni sollecita i concetti di CAM ed LCA nei modelli digitali del processi delle costruzioni, attraverso l’adozione del BIM e l’applicazione dei protocolli e sche- mi di certificazione. L’attenzione alla soste- nibilità ambientale riveste una centralità intrinseca anche nel mondo delle costru- zioni, visto l’impatto oggettivo che tali in- frastrutture hanno nelle città e nei territori in generale. La Digitalizzazione può essere lo strumento per arrivare a implementare una cultura del Riuso e del Costruire Soste- nibile, per passare anche nelle Costruzioni da un approccio lineare a un approccio circolare, che veda nell’edificio un “bene rilevante nel tempo”. Per questo bisogna creare competenze e qualificazione digitale tra gli operatori della filiera e nelle pubbliche amministra- zioni e vanno sostenute le Università nella promozione, nell’ambito della digitalizza- zione, di un corpo di conoscenze definite in modo univoco, a livello di sistema Italia, con riferimento alle best practice interna- zionali, e la proposta di processi formativi coerenti. 10. Creiamo un quadro normativo a supporto della Digitalizzazione Il tema della digitalizzazione degli edifici si inserisce in un contesto immobiliare proble- matico, ancora poco recettivo alle innovazio- ni tecnologiche che il sistema delle costru- zioni è in grado di offrire. Occorre un quadro normativo che stimoli l’adozione del digitale e non la ostacoli. Federcostruzioni chiede il sostegno da parte delle Istituzioni per il completamento del progetto INNOVance, per rendere rapidamente operativa la Piattafor- ma Tecnologica Digitale per le Costruzioni e agevolare, dunque, l’utilizzo del BIM. 11 elet tric oma gazine i giugno ‘ 1912 I problemi legati alla qualità e alla disponi- bilità di energia stanno diventando sempre più importanti in molti campi professionali a causa del ruolo svolto dai sistemi elettrici e dagli apparecchi sensibili alle interruzioni di corrente. L’adozione di grup- pi di continuità è la soluzione che consente continuità in caso di interruzioni brevi o lunghe. Affidabilità, qualità e assistenza sono i plus dell’offerta targata Schneider Electric che da sempre opera nel settore della continuità dell’alimentazione elettrica. Per rispondere a questa esigen- za, Schneider Electric presenta Easy UPS, la gamma di gruppi di continuità pensata per il mondo elettrico in grado di offrire stabilità dell’alimentazione e continuità operativa per diverse applicazioni ed esigenze. La nuova offerta si basa su un nome unico (Easy), un brand unico (Schneider Electric) e una linea completa di soluzioni in grado di soddisfare le prestazioni richie- ste dal mercato e la possibilità di personalizzare la soluzione. Easy, proprio come suggerisce il nome, punta sulla semplicità e sulla faci- lità coniugata nella scelta, nell’in- stallazione, nella manutenzione e nella espandibilità. Schneider e le c tric Per una continuità operativa ottimale13 plementari. Questa tipologia di UPS consente di mettere in parallelo i modelli di maggior potenza in configurazione ridondante o in configurazione parallelo di potenza. Inoltre, è disponibile anche in versione a Lunga Auto- nomia per disporre di lunghe autonomie con l’uso di moduli batterie esterne. Easy UPS BVS, pensato per applicazioni domestiche e per piccoli uffici, fornisce una protezione di base per le condizioni di ali- mentazione instabili, garantendo una connet- tività costante e affidabile nei momenti più critici. Tra le funzioni implementate, la carica delle batterie a UPS spento e la possibilità di avviarlo anche in assenza della rete elettrica. La gamma si compone di quattro modelli con potenze da 300 a 1000 VA. Oltre alla continuità di servizio, è possibile ottenere funzionalità aggiuntive per incrementare la sicurezza di un impianto grazie alla connettività di rete: EcoStruxure IT è il sistema di monitoraggio che consente l’accesso a dati, allarmi intelligenti e informazioni sullo stato di salute dell’UPS direttamente tramite smartphone. Easy UPS 3S è un gruppo di continuità trifase da 10 a 40 kVA ideale per piccole/medie imprese, che si installa in maniera rapida e semplice nei locali tecnologici e si distingue per l’ampia finestra di temperatura e la protezione totale dai sovraccarichi: tutto in un’apparecchia- tura leggera e compatta. Questa unità offre un’efficienza fino al 96% in modalità a doppia conversione e fino al 99% in modalità ECO a risparmio energetico. È possibile monitorare e gestire lo stato dell’UPS da remoto attraverso le suite software EcoStruxure IT di Schneider Electric in modalità in rete e/o via cloud. Easy UPS SRVS è un gruppo di continuità mo- nofase, versatile, di elevata qualità e dispo- nibile a un costo competitivo che protegge i dispositivi critici e i carichi collegati da distur- bi di alimentazione imprevedibili come picchi, sovratensioni, blackout e cali di tensione, garantendo affidabilità e sicurezza. La corre- zione del Fattore di Potenza in ingresso fino al 99% consente di rifasare carichi con FP minore di 0,9 come richiesto dalle aziende erogatrici di energia, senza ricorrere a soluzioni sup- Schneider Electric guida la trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione nelle abitazioni, negli edifici, nei data center, nelle infrastrutture e nelle industrie. Presente in oltre 100 paesi del mondo, Schneider Electric è attiva nei settori della distribuzione elettrica in media e bassa tensione, della protezione dell’alimentazione elettrica e nei sistemi di automazione, e offre soluzioni integrate per l’efficienza basate sulla combinazione di energia, automazione e software. www.se.com/it14 La riqualificazione energetica degli edifici consiste in una serie di interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti volti a ridurre il fabbisogno energetico Dare un futuro agli edifici del passato edifici sos tenibili Un edificio efficiente si vende meglio? Affermativo, a giudicare dal +6% di im- mobili classe A+, A e B oggetto di com- pravendita e dal +12% sugli interventi di riqualificazione registrati sul territorio italiano nel 2018 (studio Enea, FIAIP e Istituto per la Competitività). L’attenzione all’efficienza energetica, al risparmio dell’acqua, al controllo della temperatura, alla qualità dell’aria e, in generale, al benessere dell’abitare sono concetti che stanno sempre più pren- dendo piede e che devono essere posti al centro dell’attenzione di realtà impren- ditoriali, ma anche di professionisti e cittadini. Perché riqualificare energeticamente un edificio? Riqualificare energeticamente un edificio permette di individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo dei costi-benefici, individuando gli interventi per la riduzione della spesa energetica e i relativi tempi di ritorno degli investimenti. La diagnosi deve riguardare sia l’edificio che l’impianto. Il migliora- mento delle prestazioni energetiche e am- bientali di un edificio può contribuire: • al miglioramento della qualità della vita dei residenti; • alla riduzione delle emissioni di gas, cau- sa del surriscaldamento del pianeta;15 elet tric oma gazine i giugno ‘ 19 • al contenimento immediato delle spese di gestione degli edifici. È necessario effettuare una attenta diagnosi energetica al fine di valutare dove e come l’energia viene consumata prima di interve- nire sull’edificio. In questo modo è possibile individuare quali soluzioni adottare per l’involucro edilizio e l’impiantistica. interventi sull’involucro edilizio Progettare un buon edificio significa parti- re prima di tutto dalla scelta dell’involucro esterno, che deve essere in grado di garan- tire il giusto comfort interno, contribuendo in maniera diretta al risparmio e all’efficien- za energetica dell’intera struttura. Quando si parla di involucro facciamo riferimento in primis ai sistemi di isolamento (ovvero ai cappotti termici) i quali, se progettati e realizzati da veri professionisti, permettono di limitare le dispersioni termiche e miglio- rare il comfort abitativo, riducendo anche le emissioni di CO 2 nell’ambiente. Negli ultimi anni il Governo ha pubblicato diversi provve- dimenti a favore di opere di ristrutturazione attraverso le detrazioni fiscali, e la riqualifi- cazione energetica realizzata mediante un cappotto termico rientra tra gli interventi che godono di queste facilitazioni. Sempre rimanendo nell’ambito dell’invo- lucro, altro punto fondamentale ai fini del buon isolamento sia termico che acustico sono i serramenti. Questi oggetti rivestono un ruolo molto importante poiché permet- tono di risparmiare fino al 10 - 20% delle dispersioni. Attraverso di essi si possono evitare non solo le perdite di calore ed eliminare i ponti termici che si creano laddove non vi è stata una corretta posa in opera, ma anche flussi positivi dovu- ti all’irraggiamento solare. Pertanto, per difendersi da questi problemi ed evitare situazioni di malessere igrotermico, una buona progettazione passa anche da una scelta accurata di vetri colorati, basso- emissivi, riflettenti e ancora, schermi solari esterni, interni, orientabili e fissi. interventi sulla Parte imPiantistica Passando invece alla parte impianti, oggi il mercato offre numerose tecnologie in grado di combinarsi alla perfezione otte- nendo elevati vantaggi ai fini del risparmio in bolletta, ma anche nella salvaguardia dell’ambiente. Le pompe di calore sono in grado di riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria in un’unica soluzione rappresentando il meglio della tecnologia disponibile sul mercato poiché contribu- iscono a ridurre l’impatto ambientale e le emissioni nocive nell’ambiente. Offrono il massimo comfort soprattutto se abbinate a sistemi fotovoltaici e di accumulo, in grado di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli, rendendola disponibile nei mo- menti di scarsa o assente radiazione solare. Un’altra alternativa che soddisfa pienamente i requisiti di efficienza sono i sistemi ibridi costituiti da una pompa di calore integrata con una caldaia a condensazione, che lavo- rando insieme massimizzano il risparmio. Per un controllo del riscaldamento e del condizionamento domestico sono molto indicati i sistemi di termoregolazione, i quali consentono una supervisione per sin- goli locali e di elevare di molto il risparmio energetico se abbinati a sistemi di controllo come i cronotermostati e le valvole termo- statiche. La termoregolazione è applicabile su impianti riscaldamento a termosifoni, a pannelli radianti e sistemi di riscaldamento e/o raffrescamento a fancoil. Infine, an- che l’illuminazione a Led può contribuire a ridurre il fabbisogno di energia elettrica, ga- rantendo al contempo la possibilità di creare ambienti decorativi unici e di stile. 16 edifici sos tenibiliSmart gateway per l’energia HSI+ è lo smart gateway di Higeco Energy, marchio di Higeco Srl, che permette di moni- torare direttamente i consumi dai contatori e-distribuzione e l’eventuale autoproduzio- ne di energia. HSI+ fa parte di una gamma dedicata all’anali- si energetica, un gateway in grado di acquisire in maniera diretta i dati dai contatori elettro- nici in bassa tensione (BT) prodotti e tele-gesti- ti da e-distribuzione (ENEL), sia monofase che trifase, e renderli accessibili da remoto tramite protocollo modbus TCP/IP e server FTP remoto. Tutti i dati possono essere poi consultati dai dispositivi mobili tramite app dedicata. È una soluzione che può essere utilizzata in diverse situazioni. Alcune catene commer- ciali già lo hanno adottato per monitorare in maniera centralizzata, oltre al consumo dei punti vendita anche la climatizzazione, l’illuminazione e il contatore generale. Nell’e- nergy management per le PMI, HSI+ consente di avere sotto controllo il contatore generale e-distribuzione oltre alle utenze primarie. Nella building automation, installato in con- domini o appartamenti, permette la gestione dei dati generali del contatore e di eventuali fonti di produzione energetica, come un impianto fotovoltaico. Di rapida e facile in- stallazione, HSI+ permette di conoscere non i consumi stimati, quanto quelli reali, dato che aggiorna i dati provenienti direttamente dal contatore e-distribuzione con una frequenza media di 15 minuti. Nel caso di clienti prosumer, cioè consuma- tori che sono anche produttori di energia elettrica, HSI+ può rendere disponibili i dati sia del contatore di scambio, sia di quello di produzione. Per gli installatori o i system integrator esiste - inoltre - la versione HSI, pensata per permettere di integrare facilmen- te la lettura diretta dei contatori in sistemi di raccolta dati di terze parti. Higeco Energy è un marchio di Higeco, azienda italiana con espe- rienza decennale nel monitoraggio e telecontrollo nell’industria e nelle energie rinnovabili, nato per offri- re ai professionisti dell’efficienza e della gestione energetica soluzioni complete per raccogliere e analizza- re tutti i dati relativi al consumo di energia in ambito industriale, civile e commerciale. Non solo hardware e software personalizzabili e inte- grabili con sistemi di terze parti, ma anche servizi, offerti da professio- nisti del settore, di diagnosi e audit energetico, certificati bianchi e pra- tiche per la certificazione di impresa ad alto consumo energetico. Hige c o 171718 riqualificazione energetica che interessano almeno il 25% dell’involucro disperdente. Una riqualificazione energetica ha anche il vantaggio di aumentare il valore patrimoniale dell’intero immobile, in quanto un edificio ri- generato - oltre ad avere prestazioni superiori - può essere paragonato a un edificio nuovo ad alta efficienza e ricollocato sul mercato immobiliare. La riqualificazione di un condo- minio, come di una casa, deve essere valutata a fondo per sfruttare al massimo le poten- zialità di riduzione dei costi: ogni edificio è da esaminare approfonditamente in quanto unico e diverso da tutti gli altri, e ogni inter- vento va valutato caso per caso. Il percorso da effettuare per ottenere un intervento di qua- lità e che porti dei reali vantaggi in termini di rapporto tra costi e benefici dovrebbe essere fatto attraverso un’attenta diagnosi energe- tica, che pone le basi per una progettazione accurata dell’intervento da parte di tecnici e imprese competenti e qualificati. Cosa si intende per diagnosi energetiCa? La diagnosi energetica consiste in un’analisi dettagliata dell’immobile nella sua comples- sità: viene analizzato l’isolamento termico L’alto fabbisogno di energia per riscaldare e raffrescare gli edifici è responsabile del 35% delle emissioni di CO 2 (che, è bene ricordarlo, sono oggetto di Direttive sempre più strin- genti e vincolanti per i paesi membri UE). Il 65% dei condomini attualmente presenti in Italia è stato costruito prima dell’entrata in vigore di limiti normativi riguardo l’obbli- gatorietà dell’isolamento, dunque la maggior parte di essi è fortemente energivora. Una situazione evidentemente negativa, ma occorre anche tenere presente che la riqua- lificazione edilizia di interi condomini è molto più vantaggiosa rispetto a quella sulla singola unità abitativa, in quanto è possibile: • intervenire sull’intero stabile in maniera integrata, sia sull’involucro sia sugli im- pianti, consentendo una drastica riduzione dei consumi energetici; • accedere a detrazioni fiscali fino al 75% a fronte dell’ottenimento di prestazioni ener- getiche superiori rispetto all’esistente fino al 31 dicembre 2021; • accedere all’importante novità legislativa della cessione dei crediti corrispondenti alle detrazioni spettanti solo agli interven- ti di riqualificazione effettuati sulle parti comuni degli edifici e sugli interventi di La diagnosi energetica nei condomini edifici sos tenibili19 delle finestre, delle pareti esterne, del tetto e del pavimento e viene controllato l’impianto di riscaldamento. Con i dati raccolti il tecnico incaricato redige una relazione finale che valuta - in base ai ri- sultati ottenuti - tutti i potenziali interventi da eseguire per ottenere un investimento econo- micamente ed energeticamente sostenibile. La redazione di una diagnosi energetica completa consiste quindi nei seguenti passi: • acquisizione delle informazioni - repe- rimento di planimetrie esistenti, dei dati relativi alle caratteristiche edificio-impian- to e ai consumi per il riscaldamento relativi almeno a tre stagioni di esercizio; • rilievo delle caratteristiche dell’involucro edilizio (pareti esterne, tetto, piano terra): dimensioni, stima delle stratigrafie ed eventuale verifica strumentale; • rilievo delle caratteristiche dell’impianto: schemi e caratteristiche di tutte le compo- nenti dell’impianto termico; • valutazione della prestazione energetica del sistema edificio-impianto; • elaborazione di almeno 3 proposte di intervento per la riduzione dei fabbisogni energetici, stima dei costi degli interven- ti proposti e analisi dei tempi di ritorno dell’investimento. La diagnosi finale dovrà contenere: • descrizione sintetica di ciascun intervento di miglioramento; • risparmio energetico relativo a ciascun in- tervento e rispetto alla situazione esistente; • il costo di ciascun intervento e stima dei tempi di ritorno dell’investimento; • le priorità di intervento per definire la successione corretta degli interventi da eseguire; • le modalità e le metodologie di monitorag- gio dei risultati nel tempo dopo l’intervento per verificare che la gestione dell’immobile stia avvenendo correttamente.Next >