< Previousedifici sos tenibili 20 Il mercato italiano dell’IoT non conosce crisi: la metà dei 5 miliardi di euro incassati nel 2018 viene dalla smart home e in prima linea ci sono i contatori intelligenti Internet of Things che conta21 dell’Internet of Things è in pieno sviluppo - afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osser- vatorio Internet of Things -: prosegue a ritmi sostenuti la crescita del mercato in termini di valore e maturità dell’offerta, evolvono le tecnologie e si espandono le reti di comuni- cazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano le sperimentazioni 5G. Prolifera- no le startup e nascono nuove opportunità di mercato, ad esempio con In-Thing pur- chase e approcci design-driven”. I prImI In classIfIca Le soluzioni di smart metering si conferma- no il principale segmento dell’IoT italiano, con il 28% del mercato e un valore di 1,4 miliardi di euro (+45% sul 2017). Un risul- tato riconducibile soprattutto agli obblighi Gli oggetti connessi piacciono agli italiani, sempre più inclini ad automatizzare case, edifici e fabbriche tramite l’integrazione di soluzioni smart. Lo dimostrano il +35% del mercato dell’Internet of Things nel 2018 sull’anno precedente, e i 5 miliardi di euro totalizzati da questo segmento in forte crescita. A spingere l’IoT nostrano, sia le applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare, al +27%, sia da quelle che utilizzano altre tecnologie di comunica- zione, che crescono del 47%. L’ultimo Politecnico di Milano fotografa un mercato variegato ma fortemente ancorato ai servizi abilitati dagli oggetti connessi, a quota 36% sull’intero mercato, con 1,8 miliardi di euro e un +44% rispetto al 2017. “Il mercato italiano elet tric oma gazine i giugno ‘ 19Terzo gradino del podio per gli smart buil- ding, applicazione che più ci interessa in questa pubblicazione. La crescita del 15% e i 600 milioni di euro fatturati nel 2018 dal mercato IoT per gli edifici connessi sono principalmente legati a videosorveglianza e gestione dei consumi energetici. GlI altrI 6 protaGonIstI dell’Iot ItalIano Nella successiva analisi del Politecnico di Milano spiccano altri 6 ambiti applicativi delle soluzioni IoT: • logistica, gestione delle flotte aziendali e antifurti satellitari: 465 milioni, +29%; • smart city: 395 milioni, +24%; • smart home: applicazione “top performer” con +52% e 380 milioni; • smart asset management: 270 milioni, 25%; 22 edifici sos tenibili normativi che hanno portato all’installazio- ne nel 2018 di 4 milioni di contatori del gas connessi e 5,2 milioni di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione. Seguono le smart car, che rappresentano il 21% del mercato, con 14 milioni di veicoli connessi, un terzo del parco auto circolante in Italia. Cosa significa IoT sulle auto intel- ligenti? Nel 69% dei casi i mezzi sono dotati di box GPS/GPRS per la localizzazione e la registrazione dei parametri di guida con finalità assicurative, ma la crescita è traina- ta principalmente dalle auto nativamente connesse: il 70% dei veicoli immatricolati nel 2018 integra un sistema di connessione SIM o bluetooth.• smart factory: 250 milioni, +40%; • agricoltura smart: 100 milioni, market share 2%. Tra start-up, big data e servizi digitali Un’offerta dinamica che accoglie a brac- cia aperte le start-up: sono 665 le imprese innovative italiane in ambito IoT, di cui 540 finanziate da investitori istituzionali. Pre- stazioni davvero notevoli, se consideriamo i 13,5 miliardi di dollari di finanziamenti rac- colti nel triennio 2016-18 e un investimento medio di 43 milioni di dollari nel 2018, in aumento del 67% rispetto al 2017 e del 114% rispetto al 2016. Strategica, in questo fermento, la capacità di valorizzare i dati raccolti. Proprio i servizi a valore aggiunto rappresentano un’altra forte spinta al settore IoT, con il 36% del merca- to. Accanto ai “classici” come la gestione in cloud, si consolidano applicazioni più evolu- te, quali la manutenzione predittiva in ottica Industria 4.0 e il monitoraggio dello stato dei parcheggi in città. come sarà Il 2019 dell’Iot? Secondo le previsioni dell’Osservatorio, la crescita del mercato italiano dell’Internet of Things continuerà anche nel 2019, dominata da smart metering, smart car, smart home e Industrial IoT. Nei prossimi mesi saranno in- stallati altri 4 milioni di contatori per il gas e 5,8 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione. Non solo, dalla fine del 2020 anche i nuovi contabilizzatori di calore do- vranno essere gestibili da remoto e dal 2027 l’obbligo riguarderà tutti i contatori in uso. Gli assistenti vocali saranno sempre il prin- cipale motore della crescita delle soluzioni IoT per la smart home, con grandi investi- menti in marketing e maggiore diffusione di altri oggetti connessi, mentre l’Industrial IoT beneficerà degli incentivi per formazione, super ammortamento e iper-ammortamento previsti nell’ultima legge di Bilancio. Orizzonti di crescita che accompagnano le grandi opportunità della trasformazione digitale in Italia. La crescita del mercato IoT nel 2018 elet tric oma gazine i giugno ‘ 19 23Valerio Alessandroni edifici sos tenibili 24 Negli edifici, le tecnologie installate generano grandi quantità di dati che possono contenere informazioni utili. Ma bisogna saperle estrarre per fruttare al meglio i Big Data I Big Data entrano negli Smart Building Nel 2016, il volume stimato di traffico mobile a livello mondiale è stato pari a 6,2 miliardi di Gbyte (6,2 Exabyte) al mese. Per il 2020 si prevedono quasi 40.000 Exabyte di dati (40 Zetabyte). Su Google vengono eseguite oltre 3,5 miliardi di ricerche al giorno, mentre gli utenti di Facebook aumentano all’incirca del 22% anno dopo anno. Possiamo aggiungere i 187 milioni di e-mail, i 38 milioni di messag- gi WhatsApp e i 18 milioni di sms scambiati ogni minuto, e così via. Si stima che dalla sola Cina, entro il 2020, proverrà il 20% di tutti i dati generati sul pianeta. Difficile visualizzare numeri di questo tipo. Per dare un’idea, ecco un paio di termini di paragone. Supponendo che su tutte le spiagge della Terra vi siano 700.500.000.000.000.000.000 granelli di sabbia, i 40 Zb citati prima equivarrebbero a 57 volte tale quantità. Oppure, se potessimo salvare tutti i 40 Zb su dischi Blu-ray, il peso di tali dischi (senza custodia) sarebbe pari a quello della portaerei da guerra Nimitz. L’espressione ‘Big Data’ si riferisce appunto alle grandi quantità di dati come queste. Di tutti questi dati, solo un quarto potrebbe dimostrarsi utile ad aziende e consumatori, se opportunamente classificato e trattato. Ma solo il 3% di essi viene ‘taggato’ e una elet tric oma gazine i giugno ‘ 19 25 dificio è costituito dalla molteplicità delle sorgenti e dalla loro eterogeneità. La cor- retta denominazione ed etichettatura dei dati diventano quindi critiche per potere assicurare la coerenza fra le varie sorgenti. In generale, i Big Data possono essere ca- ratterizzati da 5 ‘V’: • volume • velocità • varietà • veracità • valore Del volume abbiamo già detto. La velocità si riferisce invece alla quantità di dati ac- cumulati nell’unità di tempo, consideran- do che nei Big Data vi è un flusso enorme e continuo di dati. Per quanto riguarda la varietà, essa si riferisce alla natura dei dati, che possono essere strutturati o meno. I dati strutturati sono fondamentalmen- te dei dati organizzati, con lunghezza e formato definiti mentre i dati non struttu- percentuale ancora minore, stimata nello 0,5 %, viene davvero esaminata. È tuttavia evidente che una massa tanto enorme di dati non può essere gestita e analizzata utilizzando metodi tradizionali per estrarre le informazioni in essi ‘nasco- ste’ ed eseguire operazioni come la manu- tenzione predittiva degli impianti, l’analisi dei comportamenti dei consumatori, proie- zioni di mercato e così via. Big data: come sfruttarli negli edifici Anche gli edifici sono pieni di dispositivi e sistemi che producono grandi quantità di dati: dai BMS (Building Management Sy- stem), ai sensori di temperature e umidità, al controllo degli accessi e così via. Il problema diventa pertanto quello di combinare i vari flussi di dati provenienti da diverse sorgenti eterogenee in un singolo centro di raccolta nel quale i dati stessi possano essere analiz- zati per ricavare delle informazioni utili. Il primo problema posto dai Big Data nell’e-Potenzialità enormi Dopo la loro combinazione e normalizzazio- ne, i Big Data possono mostrare tutte le loro potenzialità. Per esempio, si possono appli- care modelli di analisi e algoritmi per identi- ficare i possibili risparmi in termini operativi e di energia, si possono prevedere i futuri malfunzionamenti dei sistemi dell’edificio ed è possibile ottimizzare l’edificio stesso. Prendere decisioni sulla base dei modelli e dei trend individuati nei dati raccolti può creare la differenza nella gestione di un edificio. Il problema è farlo con un BMS, che tipicamente è progettato per il comando e il controllo dei sistemi dell’edificio mentre i dati vengono raccolti. Occorre quindi una nuova piattaforma da affiancare al BMS che, appunto, si occupi del data mining, ossia dei programmi di estrazione di informazioni utili dalle grandi quantità di dati disponibili. rati, in genere non organizzati, sono dati che non si inseriscono nella tradizionale struttura a righe e colonne dei database relazionali. Esempi possono essere testi, immagini, video, ecc. La veracità indica le incongruenze e l’in- certezza nei dati, perché i dati disponibili, provenendo da più sorgenti diverse, posso- no essere disordinati, rendendo difficile il controllo della qualità e della precisione. In particolare, una massa di dati disordinati può creare confusione, mentre pochi dati possono fornire informazioni incomplete. Infine, il valore. Dobbiamo ricordare che una massa di dati non ha alcun valore ed è sostanzialmente inutile se non viene trasformata in qualcosa di significativo, da cui si possano estrarre delle informazio- ni. Di fatto, questa è la ‘V’ più importante delle cinque. 26 edifici sos tenibiliLa sostenibilità firmata Fantini Cosmi La sostenibilità per Fantini Cosmi è un concetto che abbraccia non solo regolazio- ne e controllo di temperatura e umidità, ma anche ricambio e sanificazione dell’aria, per garantire la salute e il comfort delle persone. Fantini Cosmi è l’unica azienda sul mercato a proporre un’offerta completa per la sostenibilità di un edificio, potendo con- tare sia su soluzioni di ventilazione mecca- nica controllata, che su prodotti “connessi” che regolano temperatura e umidità stanza per stanza, oltre che sia su soluzioni per il ricambio e la sanificazione dell’aria. Oggi con i moderni materiali isolanti gli edifici hanno bisogno di un rinnovo costan- te dell’aria. Grazie alla gamma di soluzioni Fantini Cosmi per la Ventilazione Mecca- nica Controllata con recupero di calore è possibile rinnovare l’aria di un ambiente sostituendola con aria più pulita in modo costante, prevenendo la formazione di muf- fe e umidità, con un risparmio in termini di costi di riscaldamento e raffrescamento. Ma Fantini pensa anche a rendere più sa- lutare l’aria immessa. Con Rhinocomfort, il primo recuperatore di calore che sanifica e ricambia l’aria, le sostanze nocive presen- ti nell’aria immessa vengono disgregate e trasformate in sostanze innocue. Anche le tecnologie smart aiutano ad ottenere risparmio energetico e il comfort ideale: con il cronotermostato touchscreen wireless CH180RFWIFI è possibile comanda- re impianti di riscaldamento, raffrescamen- to e umidoregolazione tramite l’APP Intel- liclima+ sia da smartphone sia da tablet. Il prodotto funge anche da supervisore per il sistema multizona wireless Intellicomfort+ per garantire il giusto benessere in ogni stanza della casa. Fantini Cosmi è un’azienda italiana fondata nel 1931 dall’omonima fami- glia Fantini, da sempre un importante punto di riferimento per il comfort, la sicurezza e l’efficienza impiantistica elettrica e idrotermosanitaria. Fantini Cosmi ha sviluppato negli anni com- petenze specifiche in vari ambiti: dal controllo di pressione, flusso e livello alla regolazione della temperatura an- che a distanza, dall’automazione civile alla climatizzazione, alla ventilazione fino al trattamento dell’aria. Qualità assoluta e un design moderno Made in Italy, capace di coniugare estetica, semplicità e funzionalità, contraddi- stinguono i prodotti dell’azienda. www.fantinicosmi.it F ANTINI C OSMI 2728 Gli impianti a pompa di calore sono tra i protagonisti della riqualificazione energetica: comfort, efficienza energetica e sostenibilità Verso il full electric con la pompa di calore edifici sos tenibili Parola d’ordine riqualificare, possibilmente con pompa di calore: mentre le istituzioni e l’ambiente chiedono edifici green, il merca- to immobiliare italiano può ripartire grazie all’integrazione impiantistica nella casa full electric. Decarbonizzazione, rinnovabili e trasfor- mazione digitale sono i driver di una corsa all’efficienza energetica pronta a culminare nel mercato “totale” degli impianti. Il motore dell’edIlIzIa sI chIama IntegrazIone ImpIantIstIca Il 2018 è stato un anno positivo per il mer- cato dell’impiantistica per l’edilizia in Italia: 62,5 miliardi e 3,7% in più dell’anno prece- dente. Gli impianti idrotermosanitari valgono 21,3 miliardi, l’installazione di componenti e sistemi elettrotecnici ed elettronici più di 25, gli altri impianti 5,5 miliardi, mentre l’attività di installazione realizzata dalle imprese di costruzioni e soprattutto dalle imprese non specializzate raggiunge quota 10,7 miliardi (5° Rapporto congiunturale e previsionale sul mercato italiano dell’installazione di impianti in edilizia Cresme). Nel 2018 la manutenzione ordinaria e quel- la straordinaria del patrimonio esistente hanno prodotto un giro d’affari di 170 mi- liardi di euro, considerando il peso dell’a- deguamento impiantistico e gli incentivi all’adozione di tecnologie sostenibili come la pompa di calore, si stimano crescite co- stanti fino al 2020. “Analizzando i precedenti rapporti congiun- turali vediamo come durante la crisi sia 29 Le pompe di calore sono in grado di assol- vere a 3 compiti: • riscaldare in inverno • raffrescare in estate • riscaldare l’acqua a uso sanitario il tutto senza più avere la necessità di esse- re legati all’uso di combustibili fossili. pompe dI calore: una scelta, tantI vantaggI Per il costruttore – Un’abitazione riscalda- ta da una pompa di calore consuma meno energia primaria e quindi permette di mi- gliorare la classe energetica dell’edificio. Ciò consente di rivalutare l’immobile ed even- tualmente di accedere ad incentivazioni Per l’installatore – Poter realizzare un uni- co impianto a pompa di calore per il riscal- damento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria significa differen- ziarsi offrendo un sistema confortevole e con bassi costi di esercizio Per l’utilizzatore – La pompa di calore permette di ottenere il comfort dei siste- mi a combustione coniugato al risparmio energetico e avere un’abitazione moderna ed ecologica diminuito il numero di occupati ma non il “peso” del lato impiantistico – sottolinea il direttore del Cresme -. Oggi il 35% dei pro- fessionisti del settore edile è impiantista, nel 2008 eravamo al 20%: è evidente che la riqualificazione energetica e il riscalda- mento full electric sono protagonisti della rivoluzione in atto”. Il ruolo della pompa dI calore Tra le soluzioni impiantistiche sulla cresta dell’onda in questa epoca di transizione energetica, troviamo la pompa di calore che rappresenta un’alternativa sostenibile ed economicamente efficiente agli impianti tradizionali, in quanto combina comfort abi- tativo e risparmio energetico. Inoltre, contri- buiscono a massimizzare la riqualificazione patrimoniale degli edifici rispetto ai princi- pali protocolli di certificazione energetica. All’obbligatorietà di legge sugli edifici di nuova costruzione nZEB (Near Zero Energy Building) - per definizione pronti a ospitare impianti in pompa di calore -, si unisce la convenienza di adottare questa tecnologia full electric anche nella riqualificazione degli edifici energivori. elet tric oma gazine i giugno ‘ 19Next >