< Previous50 Living Now: naturalmente smart La richiesta di impianti smart è in continua crescita. Partendo da un impianto tradiziona- le, aggiungendo solo alcuni dispositivi Living Now with Netatmo, si realizza un impianto smart e connesso, per controllo di luci, auto- mazione tapparelle e gestione energia. Comandato da smartphone o sempliCemente dalla voCe Potete controllare e personalizzare le funzio- ni dell’impianto Living Now da smartphone attraverso l’App Home + Control. User frien- dly, organizzata per stanze e con l’accesso rapido agli scenari principali, consente di visualizzare i consumi totali dell’abitazione e di ogni presa connessa, in tempo reale o cumulati, e di ricevere notifiche in caso di malfunzionamento, anomalie e rischio di blackout. E potete comandare l’impianto anche con la voce, grazie alla completa com- patibilità con gli assistenti vocali di Apple, Google e Amazon. Un’opportunità per soddi- sfare le richieste dei clienti. installaZione smart I passaggi da seguire sono pochi e semplici, il metodo e le regole d’installazione sono quelli che già noti, quindi è possibile rendere smart anche un impianto esistente. Nel caso di carico comandato da uno o più comandi tradizionali (interruttori, deviatori, invertitori), è sufficiente sostituire il primo comando del- B Tici N o51 eCCellenZa teCniCa per un’installaZione perfetta Living Now è una linea modulare, la sua installazione è standard sulle normali sca- tole da incasso per muratura, come 503E, o cartongesso, con modularità tipiche da 2 a 6 moduli. La parte funzionale e cablata dei dispositivi è separata da quella estetica da installare a fine lavori. Durante la tinteggia- tura potete staccare l’estetica e se il cliente decide di rinnovarla, potrà chiedere di so- stituirla senza modifiche all’impianto. la linea con il nuovo deviatore connesso. Nel caso di una linea di pulsanti, basta sostituire il relè con il relè connesso. Stesso approccio per l’automazione delle tapparelle, grazie al comando tapparelle connesso. Per la gestione dell’energia, basta aggiungere un modulo per ciascuna presa da controllare, e per conosce- re i consumi complessivi dell’intero apparta- mento, un modulo DIN di misura. I dispositivi connessi vanno alimentati, l’unica accortezza quindi è rendere disponibile, se non già pre- sente, il conduttore del neutro. Infine, aggiungete all’impianto il gateway che permetterà il dialogo tra i dispositivi e, quando collegato al- Wi-Fi di casa, l’accesso dall’App. Con i comandi scenari entrata/uscita e notte/ giorno potrete associare più funzioni e perso- nalizzare l’impianto a seconda delle esigenze. Così il comando generale, vi permetterà di spegnere le luci, abbassare tutte le tapparelle con un semplice click. La gamma di prodotti smart si completa con gli utilissimi comandi wireless, che consentono di aggiungere un punto di comando luci o tappa- relle ove non previsto, senza opere murarie. BTicino, capofila del Gruppo Legrand in Italia, presente sul perimetro nazionale con una struttura organizzativa che comprende 10 insediamenti industriali, 9 centri R&D e oltre 2.700 collaboratori, opera sul mercato italiano con le offerte delle marche principali BTicino, Legrand, Cablofil, Vantage e Nuvo. BTicino è lo specialista globale delle infrastrutture elettriche e digitali dell’edificio. La sua completa offerta di soluzioni per i mercati internazionali dei settori commerciale, industriale e residenziale, ne fanno un punto di riferimento su scala mondiale. BTicino persegue una strategia di crescita profittevole e durevole basata sull’innovazione, attraverso il lancio di nuove soluzioni, tra cui i prodotti connessi ad alto valore aggiunto del programma Eliot. Legrand ha realizzato nel 2018 un fatturato prossimo ai 6 miliardi €. La Società è quotata sulla piattaforma Euronext Parigi ed è una componente dell’indice azionario CAC 40.cetto di energy community, il cui obiettivo principale è fornire benefici ambientali, eco- nomici o sociali alla comunità. Entro giugno del 2021, l’Italia dovrà recepire queste nor- me. Questo rappresenterà il punto di parten- za per dare vita alle comunità energetiche e il primo tassello potrebbe proprio essere le- gato al condominio. Partiamo da alcuni dati: l’Italia ha un potenziale di 6,5 GW di nuovo fotovoltaico da realizzare entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi fissati e i condomini possono diventare il fulcro di questo percor- so: sono infatti oltre 200.000 gli impianti fo- tovoltaici che potrebbero essere installati sui tetti condominiali. Questo porterebbe a una riduzione di circa 20 milioni di tonnellate delle emissioni di CO2 e risparmi economici tra i 1,4 e 2 miliardi di euro. I prosumer condomInIalI tra vantaggI e ostacolI Secondo l’analisi condotta da Energy@home, per rispettare gli obiettivi imposti dalla diretti- va RED II è necessario quintuplicare il numero attuale di installazioni annuali di impianti fotovoltaici, sfruttando al meglio gli spazi È possibile pensare a comunità energetiche? Se sì, come e in quali contesti? È questa la domanda che l’associazione Energy@home si è posta in occasione di uno studio realiz- zato con il contributo scientifico di Elemens, RSE e Kantar. La risposta è sì, è possibile farle nascere direttamente all’interno di un condominio sfruttando le potenzialità dei prosumer condominiali.Lo studio analizza le barriere allo sviluppo dell’autoconsumo condominiale e fornisce alcune indicazioni sia normative, sia tecnico-economiche per superarne le criticità. L’analisi individua nel condominio il primo nucleo di energy community: un ecosistema in cui le forme di autoproduzione dell’ener- gia, tipicamente rinnovabile, contribuiscono a definire un nuovo ruolo dei consumatori. Le energy community sono il primo tassello della transizione che sta vivendo il settore dell’energia che punta dritta decarbonizza- zione, digitalizzazione e decentralizzazione. rInnovabIlI: obIettIvI sfIdantI La direttiva europea 2018/2001 sulle fonti rinnovabili (la RED II) ha introdotto il con- 52 Primo step: i prosumer condominiali edifici sos tenibilidisponibili: non solo i tetti delle case singole o bifamiliari, ma anche condomini. A frenare questa potenziale corsa alle rinnovabili non sono tanto i costi, quanto l’obbligo di sfruttarli solo per risparmiare sui consumi delle parti comuni dell’edificio (ascensori e luci) senza la possibilità per i singoli utenti di utilizzare l’energia autopro- dotta per consumi privati. Superare queste barriere non solo è necessario, ma possibile. La nuova direttiva europea RED II si candida infatti a rivoluzionare il mondo dell’auto- consumo, aprendo ai sistemi con più clienti a oggi non ammessi dalla regolazione italia- na. Quello di più immediata applicazione sembra quello dei prosumer condominiali, con l’energia prodotta sui tetti che potrà es- sere consumata dalle famiglie e con rispar- mi sostanziosi (del 20% circa). Realizzando nuove forme di condivisione della produ- zione di energia, le comunità potranno soddisfare, attraverso innovativi strumenti digitali, i propri fabbisogni, massimizzando così i benefici per tutto il sistema. Naturalmente una comunità non è fatta solo di regole e soluzioni tecniche, ma delle persone che la vivono e la gestiscono: gli amministratori di condominio sono un at- tore chiave per l’adozione di nuove soluzio- ni energetiche. Una nuova normativa che permetta di utilizzare l’energia prodotta da un impianto di autoproduzione anche per i bisogni dei singoli condomini viene accolta in modo positivo, principalmente perché permetterebbe di ridurre i tempi di ritorno sull’investimento. Il risparmio rimane dun- que il driver primario, ma gli amministratori ritengono vincenti anche altri valori, come la semplificazione e l’aumento del valore del condominio. 53 elet tric oma gazine i giugno ‘ 1954 Perché installare un impianto fotovoltaico? I benefici, i vantaggi e le possibili integrazioni Verso l’indipendenza energetica Sfruttare l’energia solare per produrre l’elettricità necessaria ad alimentare le ap- parecchiature è una scelta consapevole per la salvaguardia dell’ambiente, apportando vantaggi come l’indipendenza dai combu- stibili fossili. L’installazione di un impianto fotovoltaico (FV) permette di rendere auto- noma un’abitazione nella produzione di corrente elettrica nelle ore diurne e dimi- nuire l’acquisto di energia dalla rete. Si diventa, così, produttori di elettricità da fonti rinnovabili. Il cambIo dI prospettIva Fino a ieri acquistare un impianto FV vole- va dire ottenere una rendita molto proficua grazie agli incentivi. Nell’epoca del Conto Energia, la logica per configurare l’impianto era utilizzare tutto lo spazio a disposizione (sul tetto o altrove) per massimizzare il proprio investimento, edifici sos tenibili così da ottenere un maggiore incentivo. Ora quest’approccio non ha più senso e la scelta va commisurata alle esigenze di consumo del cliente, al fine di otti- mizzare il suo autoconsumo. La taglia dell’impianto, il fabbisogno dell’utente e la distribuzione dei consumi devono essere proporzionati per garantire un impianto su misura. Occorre fare leva sulle giuste argomenta- zioni di vendita: • il cliente diventa produttore della propria energia, generata da fonte pulita e a costo zero • il fotovoltaico fa risparmiare sul costo della propria bolletta energetica • il fotovoltaico è anche una scelta etica, poiché consente di produrre con il pro- prio impianto l’energia necessaria per il proprio fabbisogno Fronius55 elet tric oma gazine i giugno ‘ 19 ti): l’installatore può così proporre svariate soluzioni, come una fornitura con o senza finanziamento, l’integrazione di un siste- ma di accumulo o di altre tecnologie, ecc. produrre e accumulare Un ulteriore sviluppo che ha portato a creare maggiore interesse sul mondo del fotovoltaico è l’introduzione delle batterie per accumulare il surplus di energia pro- dotta dal sole. In poche parole, un tipico impianto foto- voltaico produce energia elettrica che non viene usata interamente, quella in eccesso e ceduta alle rete elettrica durante le ore di irraggiamento; questo processo si chiama più correttamente “scambio sul posto”. Ciò che spesso succede, però, è che an- che durante la notte si hanno significativi consumi, proprio quando non c’è irrag- giamento solare. Per questa ragione sono nati gli impianti fotovoltaici con batteria per l’accumulo dell’energia elettrica: questi ultimi riescono a sfruttare in pieno la cor- rente prodotta durante le ore di irraggia- mento solare, il tutto collegando l’impianto fotovoltaico a una batteria che è capace di accumulare la corrente da utilizzare du- rante le ore notturne. In questo modo, si riesce a coprire addi- rittura l’80% del fabbisogno energetico giornaliero. da dove partIre? La bolletta elettrica è la reale fotografia dei consumi e delle abitudini dell’utente: è quindi dall’analisi di questa che deve partire la proposta per un impianto perso- nalizzato. I nuovi benefici del fotovoltaico sono: • autoconsumo • benefici fiscali • scambio sul posto • efficienza energetica In particolare, la detrazione del 50% per le persone fisiche è diventato uno strumento fiscale non soltanto in chiave ristruttu- razione di un’abitazione, ma anche un beneficio di cui può fruire il proprietario di un impianto fotovoltaico nella quota parte al netto degli obblighi di legge (si può de- trarre la spesa sostenuta per l’ampliamento dell’impianto). Oggi un impianto fotovoltaico deve essere proposto partendo da un’attenta analisi dei consumi effettivi. Fronius ha sviluppato uno strumento di calcolo che aiuta installatore e commit- tente a valutare la corretta taglia di kW da installare: il Simulatore FV (scaricabile al link: http://froniusitalia.it/). Ne esistono di- verse versioni, ciascuna impostata in base alle possibili richieste delle due tipologie principali di committenti (aziende e priva-A Fenegrò (CO) i proprietari di una villetta monofamiliare si sono rivolti a un proget- tista esperto per rendere la loro abitazione indipendente dalla fornitura di gas metano e affidarsi completamente all’energia elet- trica. Con l’installazione di un impianto FV da 13,44 kWp - gestito dal sistema Fronius Energy Package – riescono a soddisfare gran parte del fabbisogno energetico utilizzando solo l’energia solare autoprodotta: durante il giorno gli elettrodomestici, la pompa di calore e il sistema di ventilazione meccani- ca controllata sono alimentati dall’impianto FV, mentre nelle ore serali è il sistema di ac- cumulo - costituito da Fronius Symo Hybrid 5.0 e Fronius Solar Battery 12.0 – a fornire l’energia elettrica necessaria. Il costo della bolletta elettrica si è ridotto grazie all’elevato autoconsumo con un gra- do di autonomia del 70% circa. Monitoran- do la produzione tramite il portale Fronius Solar.web, i proprietari possono conoscere 56 La soluzione Fronius Froniusdi un sistema di accumulo (di produttori terzi o a marchio Fronius). Per chi è già in possesso di tali dati, il cal- colo per integrare un sistema di accumulo si basa su una semplice formula: si consi- dera il valore minore tra l’energia ceduta in rete e quella prelevata, dividendolo per i 365 giorni dell’anno; il dato ottenuto può essere identificato come l’energia media giornaliera di cui il cliente necessita da parte del sistema di accumulo. Un esempio: una abitazione bifamiliare di 200 m2 e un consumo di 4.500 kW/anno, dotata di impianto FV di 4 kW che produce circa 4.000 kWh anno di cui: • 1.400 kWh energia auto-consumata • 2.600 kWh energia ceduta in rete • 3.100 kWh energia prelevata dalla rete Si calcola il valore minore fra 2600 e 3100, diviso 365. Si ottiene così 7.1 kWh di capa- cità di accumulo della batteria. le performance del sistema e i loro consu- mi. Questi dati sono fondamentali per chi vuole ottimizzare il proprio autoconsumo: infatti, impostando la funzione Energy Ma- nagement Relay della scheda Fronius Da- tamanager 2.0 si possono attivare e disatti- vare gli elettrodomestici in base al surplus di energia generata dall’impianto FV. dImensIonare un sIstema dI accumulo La scelta più indicata è quella di installa- re in un primo momento il solo impianto fotovoltaico, dotato di opportuni strumenti di misura dell’energia prodotta. Al termine di almeno un anno di analisi, monitorando flussi energetici e abitudini di vita dell’utente, si riesce a proporre un siste- ma di accumulo con la capacità più idonea. Gli inverter Fronius Primo, Fronius Symo e Fronius Symo Hybrid si prestano per questo tipo di misurazioni iniziali perché sono predisposti per la successiva integrazione 57 Fronius International GmbH svolge la propria attività nei settori Sistemi caricabatterie, Tecniche di saldatura ed Energia solare. Fin dalla fondazione, nel 1945, è impegnata nella ricerca di nuove tecnologie per la trasformazione dell’energia elettrica. La divisione Solare si occupa di fotovoltaico dal 1992, sviluppando costantemente nuovi modi per immagazzinare l’energia solare con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza energetica. Dal 2009 la filiale Fronius Italia Srl vuole essere punto di riferimento e sinonimo di vicinanza per i clienti grazie a un’offerta di supporto tecnico e servizio post-vendita. Attivamente impegnata nella formazione di installatori con il programma Fronius Service Partner. www.fronius.itle fonti di energia rinnovabile porteranno sicurezza energetica e indipendenza ener- getica in molti Paesi spingendo ad integra- re sempre più le reti elettriche con i Paesi vicini facendo emergere alleanze e nuovi modelli commerciali. Nasceranno nuovi leader in materia di energia e alcuni Paesi aumenteranno la propria influenza come la Cina che sta as- sumendo un ruolo guida nella corsa all’e- nergia rinnovabile e si sta trasformando nel più grande produttore, esportatore e instal- latore di pannelli solari, turbine eoliche, batterie e veicoli elettrici. 5 fattori guidano lo sviluppo delle rinnovabili Riduzione dei costi – Le tecnologie sono or- mai mature, dal 2010, il costo medio dell’e- Vento, sole e altre fonti rinnovabili stan- no trasformando in modo irreversibile il mondo dell’energia; tecnologie come veicoli elettrici e pompe di calore stanno modifi- cando radicalmente il settore dei trasporti, dell’industria e degli edifici. Innovazioni come la digitalizzazione e lo stoccaggio dell’energia ne stanno espandendo il po- tenziale. Questo è quanto emerge dal rapporto “A New World. The geopolitics of the energy transformation 2019”, pubblicato dalla Glo- bal Commission on the Geopolitics of Ener- gy Transformation e da Irena (International Renewable Energy Agency). Secondo il rapporto, proprio come i com- bustibili fossili hanno plasmato la mappa geopolitica negli ultimi due secoli questo, comporterà conseguenze socioeconomiche: 58 Rinnovabili: quali fattori di sviluppo? edifici sos tenibili I progressi tecnologici e la riduzione dei costi hanno fatto crescere le energie rinnovabili più velocemente di qualsiasi altra fonte di energianergia generata dal fotovoltaico ed eolico è diminuito del 73% e del 22 %. Il costo delle batterie agli ioni di litio per i veicoli elet- trici è diminuito dell’80%. Questo equivale a dire che investire nelle tecnologie rinno- vabili è sicuramente fonte di business. Già dal 2020 i costi dell’elettricità generata dal fotovoltaico e dall’eolico saranno media- mente competitivi con quelli generati da fonti fossili. Per quanto riguarda l’e-mobility, entro la metà del prossimo decennio, le auto elettriche avranno prezzi comparabili con quelli convenzionali. Inquinamento e cambiamenti climatici – Il cambiamento climatico e l’inquinamento sono ormai fattori che giocano un ruolo importante nella ricerca di una alterna- tiva al petrolio. Sempre più credito alla tesi secondo la quale da qui al 2050 sarà necessario tagliare le emissioni del 50% rispetto alla situazione attuale. Una delle emergenze che l’umanità dovrà affrontare nell’immediato futuro. Obiettivo sostenibilità – Sempre secondo il rapporto, tanti sono i paesi che hanno adottato misure per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili. Anche molte aziende, che oggi chiamiamo virtuose, puntano a pro- durre e consumare solo energia al cento per cento da fonti rinnovabili. Innovazioni tecnologiche – Moduli solari ad alta efficienza, turbine eoliche sempre più potenti, nuove generazioni di biocar- buranti, digitalizzazione, tecnologie per lo stoccaggio di energia, hanno dato una forte spinta alle rinnovabili. Le tecnologie digi- tali – dalle smart grid ai big data e all’intel- ligenza artificiale – aumentano l’efficienza e espandono le possibilità di utilizzo delle rinnovabili. Nuove tecnologie sono in fase di sviluppo: lo stoccaggio di energia anche attraverso le batterie dei veicoli elettrici. L’elettricità può anche essere immagazzi- nata in forma termica utilizzando caldaie, pompe di calore o acqua refrigerata. Opinione pubblica – I cittadini possono fare la differenza nello sviluppo della sostenibilità ambientale. Una crescente quota di consumatori preferisce acquistare beni e servizi con una piccola impronta carbonica. Aziende, associazioni, univer- sità stanno insegnando la consapevolezza dell’uso delle risorse e dei consumi. 59 elet tric oma gazine i giugno ‘ 19 Le tecnologie innovative per supportare questo cambiamento ci sono, è necessario conoscerle e adottarle Next >