12 TECNOLOGIE PER UNA TRANSIZIONE GREEN CAMBIARE FACCIA AGLI EDIFICI EUROPEI EDIFICI, SPINA DORSALE PER L’E-MOBILITY L’EFFICIENZA ENERGETICA NELL’INDUSTRIA 05 PERCORSO INNOVAZIONE EFFICIENZA &Sommario Editoriale La via dell’efficientamento e della sostenibilità tracciata dal PNRR– Marco Ventimiglia Renovation Wave: cambiare faccia agli edifici europei Perché gli edifici intelligenti sono anche efficienti? Decarbonizzazione, occorre partire dagli edifici Alla scoperta delle pompe di calore aria-acqua – Panasonic heating & cooling solutions Edifici NZEB, quando i consumi vanno (quasi) a zero Caleffi CODE: il clima bello, facile e smart - Caleffi Hydronics Solutions Il mercato delle energie rinnovabili – Simona Recanatini Integrazione totale per la transizione energetica – Fronius E-mobility, tante opportunità (e qualche dubbio) Edifici come spina dorsale dell’infrastruttura di ricarica – Simona Recanatini Una guida alle colonnine per gli installatori – VP Solar La scelta per il futuro inizia oggi – Gewiss Quando la luce si adatta al benessere dell’uomo - Evelyn Baleani 5. 6. 10. 14. 20. 24. 28. 32. 34. 38. 40. 43. 46. 48. 50. 6. 14. 28. 10. 20. P ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 2Soluzioni efficienti e innovative applicate all’illuminazione – Performance iN Lighting Nuova luce sul Velodromo Maspes- Vigorelli – Gewiss MCE 2022: specchio di tecnologia e cultura dell’innovazione – Intervista a Massimiliano Pierini L’efficienza energetica nell’industria – Simona Recanatini s-MEXT e Multidensity: soluzioni innovative dedicate a IT Cooling - Mitsubishi Electric 12 tecnologie per una transizione green Smart building, se li conosci li proteggi! Smart Home 5.0: gestione efficiente delle risorse Da fibre ottiche a sistemi perimetrali di sicurezza - Ken Crowe, Fotech 54. 56. 58. 62. 66. 68. 72. 76. 80. 72. 76. 68. 62. 43. ELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 3Transizione energetica, lotta al cambiamento climatico, economia circolare e decarbonizzazione sono temi di grande attualità. Di fatto sono le sfide più importanti di questo secolo, da affrontare attraverso un percorso chiaro che coinvolge industria, edifici, città. La transizione energetica impone un passaggio da un mix energetico centrato sui combustibili fossili a uno basato sulle energie rinnovabili e, di conseguenza, a basse emissioni di carbonio. Non è la prima volta che si affronta un cambiamento di paradigma nel settore energia: basti pensare al passaggio dal carbone al petrolio. Ma oggi è l’urgenza di salvare il pianeta a dettare i passi della transizione energetica e della decarbonizzazione. Un contributo significativo arriva dall’elettrificazione, che abbraccia le reti elettriche e la loro digitalizzazione (Smart Grid), i trasporti pubblici e il parco auto privato, l’industria e gli edifici, migliorandone l’efficienza energetica. L’Unione Europea ha più volte dimostrato l’intenzione di giocare un ruolo chiave in questa partita attraverso una serie di strumenti e strategie ben definite, come il Green Deal Europeo, il pacchetti Fit to 55%, la Renewable Energy Directive, per raggiungere il Net Zero by 2050, azzerando così le emissioni di gas serra al 2050. È dunque necessario investire in misure volte all’efficienza energetica e alle tecnologie innovative, come sottolineato anche dal Rapporto “Energy Efficiency 2021” pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) per il raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero tramite l’efficientamento energetico dei settori dell’edilizia, dei trasporti e dell’industria. Ma come rendere gli edifici sempre più efficienti e intelligenti? Come rendere più sostenibile il settore industriale? In questo ebook dedicato all’efficienza e all’innovazione troverete approfondimenti dedicati alle tecnologie per una vera transizione green, che non può prescindere da un passaggio culturale e comportamentale. Alessia Varalda L ’EDIT ORIALE 55 Efficienza energetica e innovazione: la rivoluzione che fa bene a tuttiP ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 6 Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina circa 70 miliardi di euro per la realizzazione della “missione verde” nel Paese La via dell’efficientamento e della sostenibilità tracciata dal PNRR Marco VentimigliaELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 7 menti e le riforme previsti devono rispettare il principio del non arrecare danni significa- tivi all’ambiente”. TRANSIZIONE ECOLOGICA CARDINE DELLO SVILUPPO Dunque una ecologica, come viene definita dall’Agenda 2030 dell’ONU e dai nuovi obiettivi europei per il 2030, che deve essere alla base del nuovo modello di sviluppo europeo e italiano. “Intervenire per ridurre le emissioni inquinanti, preve- nire e contrastare il dissesto del territorio, minimizzare l’impatto delle attività produt- tive sull’ambiente - si legge nel PNRR - è necessario per migliorare la qualità della vita e la sicurezza ambientale, oltre che per lasciare un Paese più verde e una econo- mia più sostenibile alle generazioni future. Anche la transizione ecologica può costitu- ire un importante fattore per accrescere la competitività del nostro sistema produttivo, incentivare l’avvio di attività imprenditoriali nuove e ad alto valore aggiunto e favorire la creazione di occupazione stabile”. Naturalmente, considerato che in Italia alle belle parole non sempre succedono i fatti, c’è da chiedersi su quali garanzie econo- miche si fonda la transizione ecologica. Ebbene, trattandosi di soldi che arriveran- no dall’Unione europea, il PNRR ha dovuto esplicitare estesamente e senza ambiguità di sorta i capitoli di spesa green. Innanzi- tutto, fra le sei linee d’azione individuate nel Piano (indicate con il termine “missioni” e a loro volta divise in componenti) quella “Il PNRR è parte di una più ampia e am- biziosa strategia per l’ammodernamento del Paese. Il Governo intende aggiornare le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile; ambiente e clima; idro- geno; automotive; filiera della salute. L’Italia deve combinare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per consegna- re alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale”. Un incipit autorevole, e non solo perché porta la firma del presidente del Consiglio, Mario Draghi. A conferirgli impor- tanza, infatti, c’è il suo ruolo introduttivo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che per il nostro Paese rappresenta allo stesso tempo un biglietto da visita ed un lascia- passare, necessari ad incassare il via libera dell’Unione europea per ottenere gli ingenti fondi comunitari stanziati con l’intento di far ripartire le economie del continente dopo i disastri provocati dalla pandemia. Un incipit, peraltro, dal quale già si capisce il ruolo centrale delle azioni di efficienta- mento e sostenibilità ambientale all’interno del Piano, e non poteva essere altrimenti considerato il ruolo fondamentale che verrà chiamata a svolgere l’Italia sulla strada che dovrà portare l’Europa a divenire la prima area continentale ad impatto zero alla metà del secolo. Non a caso, nella parte introdut- tiva del Piano si sottolinea come l’Unione europea impone “che un minimo del 37 per cento della spesa per investimenti e riforme programmata nel PNRR debba sostenere gli obiettivi climatici. Inoltre, tutti gli investi- PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZAOBIETTIVI GENERALI E STRUTTURA DEL PIANO 6 MISSIONIIncremento della quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER) nel sistema, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di decarbonizzazione Potenziamento e digitalizzazione delle infrastrutture di rete per raccogliere l’aumento di produzione da FER e aumentarne la resilienza a fenomeni climatici estremi Promozione della produzione, distribuzione e degli usi finali dell’idrogeno, in linea con le strategie comunitarie e nazionali Sviluppo di un trasporto locale più sostenibile, non solo ai fini della decarbonizzazione ma anche come leva di miglioramento complessivo della qualità della vita (riduzione inquinamento dell’aria e acustico, diminuzione congestioni e integrazione di nuovi servizi) Sviluppo di una leadership internazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione Più stringato, ma non per questo meno sfidante, l’elenco delle cose da fare per realizzare la componente Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici. In particolare il Piano le riassume in due grandi categorie: Aumento dell’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato Stimolo agli investimenti locali, creazione di posti di lavoro, promozione della resilienza sociale ed integrazione delle energie rinnovabili Transizione energetica e mobilità sostenibile P ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 8inerente la “Rivoluzione verde e transizio- ne ecologica” è destinataria delle maggiori risorse, ovvero quasi 60 miliardi di euro dei 191,5 complessivamente disponibili. Una ci- fra a cui vanno però aggiunte ulteriori risor- se finanziarie - provenienti dal programma europeo REACT-EU e dal Fondo complemen- tare - che portano il totale disponibile per la missione verde a circa 70 miliardi. GLI OBIETTIVI INDICATI NEL PNRR Del resto le cose da fare, grazie a questa robusta iniezione di miliardi, non mancano davvero… “La missione - sottolinea il PNRR – è volta a realizzare la transizione verde ed ecologica della società e dell’economia per rendere il sistema sostenibile e garantire la sua competitività. Comprende interventi per l’agricoltura sostenibile e per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti; program- mi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e la mobilità so- stenibile”. Ed ancora, sono previste “azioni per l’efficientamento del patrimonio immo- biliare pubblico e privato”. Come detto, la missione “verde” è a sua volta divisa per componenti (quattro in tutto). Le due finanziariamente dominanti - insieme assorbono quasi 50 miliardi di risorse - sono denominate “Transizione energetica e mo- bilità sostenibile” e “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”. Peraltro, occorre sottolineare come a “giustificare” una dispo- nibilità economica così rilevante per queste due componenti c’è una lista delle azioni da intraprendere, illustrata puntualmente nel PNRR, davvero ambiziosa e impegnativa. Soprattutto in relazione alla componente di Transizione energetica e mobilità sostenibile. Al riguardo, va evidenziato come per il settore pubblico l’efficientamento passa da un ampio piano di costruzione di nuovi edifici scolastici (soprattutto in sostituzione di quelli presenti in area sismica) oltre che dagli interventi di riqualificazione energetica. Prevista, inoltre, una grande azione di efficientamento degli edifici giudiziari insieme ad una generale semplificazione e accelerazione delle proce- dure per la realizzazione degli interventi. Per quanto invece attiene all’ambito privato, i fon- di necessari a compiere l’opera di efficienta- mento convergono su una sola ma importan- tissima misura, ovvero il Superbonus al 110%. ELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 9Next >