< PreviousP ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 20 Buona parte della CO 2 immessa in atmosfera ha origine dagli edifici. Per questo è fondamentale partire da qui per invertire la tendenza e puntare su soluzioni più sostenibili Decarbonizzazione, occorre partire dagli edifici Bruciare carburanti fossili è un modo poco efficiente per generare energia. Inoltre, come conseguenza secondaria, si immette una notevole quantità di CO 2 nell’atmosfera, contribuendo così a peggiorare il problema del riscaldamento globale. Una soluzione al problema arriva dalle fonti rinnovabili, pen- sate per produrre energia con un impatto minimo sull’ambiente. Oggi però gran parte delle attività sono delegate a fonti non rinnovabili, per questo è stato introdotto il concetto di transizione energetica. TRANSIZIONE ENERGETICA E DECARBONIZZAZIONE NELL’EDILIZIA L’edilizia è responsabile di circa un terzo delle emissioni di CO 2 mondiali. Un dato allarmante, ma che lascia ampio margine di miglioramento sia per le nuove costruzioni, sia per la riqualificazione di quelle vecchie. Ma come intervenire concretamente? I modi possibili sono diversi. Innanzitutto riducendo gli sprechi: am- bienti correttamente climatizzati, opportu- namente isolati e ben gestiti permettono di consumare solo ciò che serve. In secondo luogo, è importante sceglie- re la giusta fonte di approvvigionamento: affidarsi per quanto possibile alle energie rinnovabili significa ridurre ulteriormente il proprio impatto e, in tema di CO 2, quello che viene definito carbon footprint.ELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 21 IL RUOLO DEGLI EDIFICI Per quanto riguarda la sostenibilità e l’effi- cienza energetica, attualmente gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 sono definiti nel PNIEC: in particolare si parla della ridu- zione dei consumi energetici, che rappre- sentano il 75% delle emissioni UE. Si torna dunque al mondo dell’edilizia, vi- sto che come detto contribuisce in maniera significativa al consumo energetico e, di conseguenza, alle emissioni. Un’ottima base di partenza per invertire questa rotta è lo stanziamento di circa 70 miliardi di euro in sette anni per la riquali- ficazione degli edifici, l’accesso alla mobi- lità sostenibile e per sostenere le persone in condizioni di povertà energetica. Se poi teniamo conto del fatto che più del 65% degli edifici ha oltre 45 anni (fonte: Strategia per la Riqualificazione Energeti- ca del Parco Immobiliare Nazionale). Per quanto riguarda i consumi, secondo l’ulti- mo Rapporto Annuale sull’Efficienza Ener- getica presentato dall’ENEA a fine 2020, in Italia il consumo energetico degli edifici nel 2018 è stato di 32,1 Mtep. La principale fonte energetica in ambito residenziale rimane il gas naturale (50%), così come la climatizzazione si conferma essere il prin-P ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 22 Servizi generali Servizi per la gestione infrastrutturale delle utenze dell’edificio (che non rientrano direttamente nelle categorie citate) Energia Servizi rivolti alla gestione e all’efficientamento dell’energia all’interno del building Comfort Servizi volti a migliorare il comfort e le condizioni di utilizzo dell’edificio. Sicurezza Servizi per la prevenzione e gestione dei rischi che possono compromettere la sicurezza e la protezione degli asset che costituiscono l’edificio stesso o che in esso sono ospitati. Safety Servizi per la prevenzione e la gestione dei rischi che possono compromettere l’incolumità degli occupanti. Salute Servizi che mirano a preservare e migliorare la salute degli occupanti all’interno dell’edificio. I servizi di uno Smart Building Fonte: Smart Building Report 2021 – Energy & Strategy Group Gli edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building) prevedono una serie di soluzioni per ridurre al minimo i consumi e incrementare l’efficienza degli impianticipale fattore che incide sull’assorbimento di energia (70% dei consumi). VERSO LA SOSTENIBILITÀ TOTALE: GLI EDIFICI NZEB Gli edifici NZEB (Nearly Zero Energy Buil- ding) sono la risposta a queste necessità. Introdotti con la direttiva 2010/31/UE e definiti in Italia con il DM 26 giugno 2015, prevedono una serie di soluzioni (attive e passive) per ridurre al minimo i consumi e incrementare l’efficienza degli impianti. Ma come raggiungere queste prestazioni energetiche? Implementando soluzioni in- telligenti capaci di assicurare elevati livelli di automazione e controllo degli impianti. Un concetto simile a ciò che avviene con la domotica all’interno di un singolo apparta- mento, ma esteso all’intero edificio. L’edilizia è responsabile di circa un terzo delle emissioni di CO 2 mondiali; per questo è necessario puntare su soluzioni più sostenibili Il D.Lgs 192/2005 relativo ai criteri genera- li, metodologia di calcolo e requisiti della prestazione energetica degli edifici se- gnala poi il miglioramento del sistema di regolazione e controllo della temperatura, l’introduzione di sistemi di automazione negli edifici con impianti termici ad eleva- ta potenza e l’integrazione dei sistemi di ricarica per i veicoli elettrici. Infine, le opere necessarie alla riqualifi- cazione degli edifici esistenti riguardano principalmente l’isolamento termoacustico dell’involucro (sia opaco, che trasparente), la sostituzione delle centrali termiche con nuovi impianti più efficienti e performanti, l’introduzione di nuovi sistemi come quelli per la ventilazione meccanica controllata, l’installazione per la produzione di energia da fonte rinnovabile. ELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 23P ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 24 Attualmente sempre più utenti preferisco- no installare nella propria abitazione, per il riscaldamento e la produzione di ac- qua calda sanitaria, una pompa di calore aria-acqua, come alternativa alla caldaia, generatore di calore tradizionale, basato sull’utilizzo di combustibili fossili. La ragione è semplice. La pompa di calore aria-acqua consuma meno energia primaria, rispetto alla calda- ia, e da questo consegue una notevole riduzione della bolletta energetica, ol- tre a un significativo ridimensionamento dell’impatto ambientale. La pompa di calore aria-acqua è infatti una macchina, che, mediante l’utilizzo di ener- gia elettrica, può trasferire energia termica, dunque calore, dall’aria esterna all’acqua dell’impianto domestico, acqua che circola nei terminali, radiatori o ventilconvettori, e Alla scoperta delle pompe di calore aria-acqua 24 P ANASONICELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 25 nella serpentina del serbatoio per la produ- zione di ACS. CONTRIBUTO ALLA DECARBONIZZAZIONE Panasonic è impegnata in prima linea per la riduzione delle emissioni di CO 2, e le pompe di calore Aquarea rappresentano una solu- zione intelligente, garantendo efficienza, sostenibilità e risparmio, sia energetico che economico. La pompa di calore aria-ac- qua è considerata una scelta “verde” in quanto l’ener- gia termica viene prelevata dall’ambiente, rendendo- la un’opzione sostenibile. Mantiene una temperatura interna confortevole, riducen- do in misura significativa il carico ambientale, per esem- pio azzera le emissioni di Co 2 locali. Le pompe di calore Aquarea possono anche es- sere collegate ad un impianto fotovoltaico al fine di aumen- tare l’efficienza e l’utilizzo di energia rinnovabile. 25 RISPARMIO ENERGETICO Le pompe di calore Aquarea rappresenta- no una soluzione intelligente per favorire il risparmio energetico, in quanto assicu- rano un risparmio fino all’80% sulle spese di riscaldamento rispetto ai sistemi tra- dizionali. Le unità Aquarea raggiungono efficienze elevate fino ad avere un SCOP P ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE di 5,07 (W 35° clima medio). I valori di effi- cienza della gamma sono così elevati da con- sentire l’accesso alle forme di incentivazione presenti in Italia: detrazioni fiscali Ecobonus 65%, Superbonus 110% e Conto Termico 2.0. REFRIGERANTE R32: UN “PICCOLO” CAMBIAMENTO CHE MODIFICA TUTTO La maggior parte delle unità della gamma Aquarea utilizza il refrigerante R32, il quale ha un potenziale zero sullo strato di ozono e basso sul riscaldamento globale, circa il 70% in meno del tradizionale gas R410A, in conformità al regolamento F-Gas per la riduzione delle emissioni di CO 2. Queste caratteristiche favoriscono sia l’efficien- za energetica, sia la potenza termica/frigo prodotta. Andando nel dettaglio si ha una carica media del refrigerante all’interno della pompa di calore pari a circa il 15% in meno rispetto alle unità che utilizzano il gas R410A a parità di potenza di macchina. Inoltre la potenza termica/frigo prodotta nella maggior parte dei casi è stata incre- mentata di circa un 5%. Sfruttando le proprietà termodinamiche del refrigerante R32 Aquarea garantisce un’u- scita dell’acqua di mandata elevata, 60° per l’Alta Connettività e 65° per la T-CAP, rendendo compatibili tali unità con tutte le tipologie di terminali. Questo significa che la nuova generazione di pompe di calo- re Aquarea si adatta non solo alle nuove costruzioni di classe energetica elevata, ma anche alle abitazioni esistenti in fase di ristrutturazione. UNA GAMMA DI POMPE DI CALORE PER OGNI ESIGENZA Aquarea assicura una disponibilità di gamma molto ampia con potenze che van- no dai 3 ai 16 kW, con unità monoblocco, splittate e all-in-one per coprire le diverse esigenze progettuali. Panasonic è pertanto in grado di soddisfare ogni tipo di richie- sta che va dal monolocale, al quadrilocale fino alla villetta monofamiliare di grandi dimensioni. La taglia più grande di 16kW non deve essere vista come un limite, in quanto installando la centralina elettronica è possibile gestire fino a 8 pompe di calore generando una potenza termica di 130kW, che permette di sostituire caldaie di poten- ze elevate. Sono stati già realizzati diversi P ANASONIC 26ELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 lavori in condomini che hanno visto come protagonista la sostituzione del generatore con la tecnologia pompa di calore Aquarea, permettendo di migliorare l’intero funzio- namento del sistema. Avere più macchine singole installate permette di beneficiare della formula delle tre S: • la Sicurezza di poter contare su più di un generatore in caso di guasto, • la Simultaneità che garantisce la contem- poranea produzione di ACS e riscaldamen- to/raffrescamento, • il vantaggio in termini di Spesa grazie alla maggiore efficienza in modulazione delle pompe di calore. CONTROLLO INTELLIGENTE PER UTENTI FINALI E INSTALLATORI A disposizione dell’utente finale Panasonic mette a disposizione Aquarea Smart Cloud, che permette di programmare l’accensione e lo spegnimento dell’unità da remoto, l’im- postazione della temperatura nell’ambiente e di produzione dell’acqua calda sanitaria. Consente inoltre di tenere sotto controllo i malfunzionamenti e avere visione dei consumi energetici. A questo, si affianca Aquarea Service Cloud, rivolta agli instal- latori e agli addetti alla manutenzione. Questa soluzione permette al manutentore di visualizzare il codice di errore dell’im- pianto ed intervenire in maniera rapida ed efficace, riducendo al minimo il disagio del cliente. L’UTILIZZO CORRETTO DELLA POMPA DI CALORE Non esistono limitazioni per installare una pompa di calore Aquarea, ma è necessario affidarsi ad un esperto tecnico, un proget- tista e un installatore qualificato, che sulla base di opportune verifiche potrà identi- ficare per ciascun utente finale la corretta soluzione installativa. Da oltre 100 anni a garantire un migliore stile di vita ponendo gli individui al centro delle proprie strategie, consolidando la tradizione giapponese di qualità e affidabilità. Grazie alle innovazioni tecnologiche è da sempre in grado di fornire ai propri clienti un’ampia gamma di prodotti, sistemi e servizi, dall’elettronica consumer al settore industriale, dall’edilizia al residenziale. Panasonic esordisce nel 1958 nel settore della climatizzazione con l’intento di creare prodotti di valore e nel 1975 diventa uno dei primi produttori giapponesi di condizionatori d’aria in Europa. Con oltre 60 anni di esperienza e clienti in oltre 120 Paesi nel mondo, Panasonic è uno dei leader nel settore del riscaldamento e del raffrescamento, offrendo al mercato soluzioni volte a soddisfare le diverse esigenze dei propri clienti. Le pompe di calore Aquarea rappresentano nello specifico uno dei fiori all’occhiello. 2727P ERC ORSO EFFICIENZA & INNO V AZIONE 28 La riduzione della CO 2 immessa in atmosfera è uno dei molti obiettivi per fermare il cam- biamento climatico e rallentare l’innalza- mento della temperatura media del pianeta. È bene ricordare, però, che una parte consi- stente della CO 2 che quotidianamente con- tribuisce a incrementare l’effetto serra deriva dalla gestione degli edifici. Ben più di un terzo (il 38%, per la precisione) deriva proprio dalle case, dai palazzi, dai negozi. Secondo l’ultimo dell’ENEA, i consumi im- putabili al comparto degli edifici superano Gli NZEB, edifici a energia quasi zero, dispongono di un involucro altamente performante e di impianti tecnologici efficienti e poco inquinanti. Edifici NZEB, quando i consumi vanno (quasi) a zero i 32 Mtep, di cui il 70% viene assorbito dai sistemi di climatizzazione. Un dato spaven- toso, ma che lascia intravedere un grande potenziale di miglioramento. A patto di ri- qualificare gli edifici esistenti e costruirne di nuovi a bassissimo consumo energetico: gli NZEB (Nearly Zero Energy Building). COSA SONO GLI NZEB E QUALI OBBLIGHI NORMATIVI PRESENTANO? Gli NZEB sono stati introdotti a livello legisla- tivo con la Direttiva 2010/31/UE, recepita in Italia dal DM 26/06/2015. Secondo il decreto (paragrafo 3.4), sono edifici ELET TRIC OMA GAZINE I NO V EMBRE 21 29 te le soluzioni impiantistiche che soddisfano la restante domanda energetica. POMPA DI CALORE, SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO Ma quali sono gli impianti tipici di un edifi- cio NZEB? Partendo dalla climatizzazione che, come detto, è una delle voci principali del bi- lancio energetico degli edifici, non si può non parlare delle pompe di calore. Il po- tenziale di sviluppo di questa tecnologia è molto elevato, soprattutto in relazione alla tendenze ad elettrificare gli edifici resi- denziali. Le pompe calore (ad aria, acqua o geotermiche) lavorano a bassa temperatura e sfruttano fonti di calore naturali, risul- tando molto efficienti. Per quanto riguarda i terminali, nel caso di nuovi edifici si opta generalmente per i pannelli radianti, nei quali l’acqua scorre a temperature infe- riori ai 35°. Nel caso delle ristrutturazioni, invece, non è sempre possibile sostituire a energia quasi zero tutti gli edifici a eleva- tissima efficienza energetica, i cui consumi siano molto bassi o, appunto, quasi nulli, e che abbiano integrato dei sistemi per la pro- duzione di energia da fonte rinnovabile. L’obbligo per la costruzione di NZEB è scatta- to con la fine del 2018, mentre per gli edi- fici pubblici con il primo gennaio del 2021, anche se alcune regioni, come Lombardia e Emilia Romagna, hanno anticipato quest’ul- tima scadenza a inizio 2020. La Direttiva 2018/844 UE ha modificato le precedenti in ambito energetico, con lo sco- po di adeguarsi ai nuovi e ambiziosi obiettivi di sostenibilità europei. Queste ultime modi- fiche sono state recepite in Italia con il D.Lgs 48/2020, che conferma quanto contenuto nel Decreto Requisiti Minimi. Proprio qua sono definiti i parametri minimi da rispettare per le prestazioni dell’involucro edilizio. Viene ribadito che un edificio NZEB deve innanzi- tutto poter contare su un involucro altamen- te performante, per poi valutare attentamen-Next >